Modena rappresenta l’Italia in un progetto europeo per la diffusione dell’energia pulita nel turismo. Il progetto si chiama Relacs (REnewabLe energies for tourist ACcommodation buildingS) e coinvolge dieci Paesi europei; a livello locale è promosso da Aess (Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile) e dall’agenzia di Modena dello Ial Emilia-Romagna, l’ente Cisl per la formazione professionale. «L’intera provincia di Modena è interessata, insieme all’Appennino Reggiano, in questo progetto dedicato alla diffusione delle fonti rinnovabili di energia e delle misure di efficienza energetica nelle strutture ricettive turistiche – spiega Natascia Schieri (foto), ricercatrice e referente Ial per Relacs – L’idea nasce dal presupposto che le strutture turistiche non valorizzano a sufficienza il tema del risparmio energetico; esso, invece, può produrre benefici economici e ambientali, oltre che aumentare la visibilità e l’appeal verso la clientela». Il progetto, cofinanziato dall’Unione europea, è partito a maggio, dura tre anni e coinvolge 510 strutture ricettive modenesi tra alberghi, agriturismi, campeggi, rifugi e case vacanza. A Modena si è già costituito il comitato di progetto locale, che riunisce 26 associazioni di categoria, gli assessorati provinciali al Turismo e all’ambiente, i consorzi e club di prodotto, le associazioni degli installatori-impiantisti e dei consumatori, due banche. «Attraverso seminari, incontri, kit informativi, audit energetici e studi di fattibilità vogliamo aiutare gli imprenditori turistici a comprendere la convenienza a investire in progetti per la riduzione dei loro costi energetici – continua Schieri – Possono essere interventi di piccola entità o impianti fotovoltaici, solaretermici, caldaie a biomassa microeolico ecc. Sottolineo che i nostri servizi sono indipendenti e gratuiti». Nelle settimane scorse è partita un’indagine di mercato sulla sostenibilità energetica nelle strutture alberghiere e ricettive per tracciare un quadro aggiornato sulla situazione a Modena e sulle aspettative degli operatori». Il progetto prevede anche quattro study tour europei rivolti alle associazioni degli albergatori modenesi per visitare strutture turistiche che hanno realizzato interventi di risparmio energetico o installato impianti a fonte rinnovabile potenzialmente replicabili anche nella nostra provincia.