Lavoro, occupazione, sviluppo, impresa. Nonostante la manovra del governo, la Regione Emilia-Romagna ribadisce priorità e impegni per contrastare gli effetti recessivi della politica nazionale. E’ quanto ha fatto oggi illustrando i numeri del bilancio di previsione 2011 durante la terza convocazione per il 2010 del “Tavolo di crisi”, l’organismo di confronto voluto dal presidente della Regione, Vasco Errani, che riunisce le istituzioni, il mondo economico, sindacale e sociale (ne fanno parte Upi, Anci, Lega Autonomie regionali, Unioncamere, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali regionali, l’Abi e i rappresentanti del terzo settore) per seguire l’andamento della crisi in Emilia-Romagna. Apprezzamento e condivisione sono stati espressi, da tutti i presenti, per la manovra finanziaria regionale.

“Nella situazione di prudenza in cui ci troviamo, è un bilancio assolutamente coraggioso – ha sottolineato il presidente Errani – . Cerchiamo di dare certezze in una situazione di estrema incertezza; questo è molto importante, per il lavoro e l’occupazione, prima di tutto”.

“Di fronte a una manovra finanziaria del governo fortemente depressiva, il bilancio di previsione della Regione per il 2011 – ha ribadito l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – punta a contrastare, almeno in parte, gli effetti recessivi della politica governativa. Confermiamo quindi il nostro impegno a difesa dell’occupazione, al sostegno del lavoro e delle imprese, della ricerca e dello sviluppo sostenibile, del trasporto pubblico locale e dell’ambiente, del welfare e della sanità”. Muzzarelli ha ricordato come i tagli dei trasferimenti nazionali alla Regione “investono per 70 milioni il settore delle attività produttive. Con la manovra di bilancio regionale siamo riusciti a recuperarne 35. Con queste e altre risorse dedicate al sistema delle imprese industriali, artigiane e cooperative, sosterremo la ricerca e il trasferimento tecnologico, l’internazionalizzazione, la nascita di nuove imprese”.