Nel 1992, l’Onu ha istituito la ‘Giornata internazionale delle persone disabili’, che ricorre il 3 dicembre di ogni anno. Da allora, questo è divenuto un appuntamento di grande rilevanza, che si rivolge agli stessi disabili, alle loro famiglie, agli operatori e alle persone sensibili a queste tematiche.

In occasione di questa ricorrenza, Comune e Provincia, scuole e associazioni promuovono anche a Reggio Emilia un programma di iniziative, che si svolgerà in particolare nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 dicembre. Sono previsti incontri dedicati alle differenze (La gabella, via Roma, 2 dicembre, ore 21) e agli adolescenti disabili (La gabella, 13 dicembre, ore 21). Il centro delle iniziative sarà il 3 dicembre, con diversi appuntamenti, molti dei quali rivolti agli studenti, che inizieranno alle ore 9, nell’aula magna di viale Allegri, e proseguiranno alle 18, nel teatro Cavallerizza, con la premiazione del concorso per i ragazzi delle scuole superiori “La città delle persone…Tutte!” e lo spettacolo ‘Danzability’. La giornata si concluderà alle 21, al circolo Pigal di via Petrella, con una cena promossa dal Comitato paralimpico italiano.

L’edizione 2010 della Giornata sarà, a Reggio Emilia, un’occasione per ampliare la rete di collaborazione tra soggetti che si occupano di questi temi. Oltre ai promotori del protocollo Danzability, infatti, saranno presenti nel programma il Centro servizi integrazione, coordinamenti di associazioni e cooperative sociali. Inoltre, già nel mese di novembre, Reggio nel mondo ha partecipato al cartellone delle iniziative con “Mind the differences”, momenti di divulgazione e approfondimento delle esperienze con bambini e ragazzi in Serbia, alle quali hanno dato il proprio contributo diverse realtà istituzionali e sociali reggiane.

La situazione reggiana e le iniziative della Giornata internazionale delle persone disabili sono state presentate oggi alla stampa dagli assessori alle Politiche sociali del Comune Matteo Sassi e alla Solidarietà sociale della Provincia Marco Fantini. Insieme a loro, il presidente del Coordinamento associazioni persone disabili di Reggio Emilia Pietro Messori, il presidente del Comitato paralimpico provinciale Vincenzo Tota, la coordinatrice del Centro servizi per l’integrazione delle persone disabili di Reggio Marzia Benassi e la presidente dell’Asp Santi Pietro e Matteo Reggio Emilia Anna Maria Mariani.

“La disabilità è il prodotto di diversi generi di barriere, non soltanto architettoniche o materiali, ma soprattutto culturali e sociali – ha detto Sassi – Con le iniziative di quest’anno abbiamo promosso un nuovo percorso partecipato che, creando una rete di servizi, associazioni, famiglie, studenti, è il solo che può dare risposte concrete ai giusti diritti delle persone”. Sassi ha tra l’altro ricordato che il Comune lavora a stretto contatto con due servizi regionali – il Criba e il Caad – con i quali si affrontano problemi e situazioni concrete di benessere ambientale, per consentire alle persone con disabilità di non dover fare i conti ogni giorno con barriere materiali presenti negli edifici e nelle strutture pubbliche”.

Anche Fantini ha ricordato l’impegno della Provincia per il superamento delle barriere architettoniche, annunciando che è stata avviata una ricognizione a tutto campo sugli immobili di tutta la provincia.

I numeri ricordati oggi dai responsabili delle associazioni di disabili e da Carla Bazzani, dell’Ufficio scolastico provinciale, hanno offerto il quadro della presenza in provincia di persone con disabilità. Si stimano in oltre 50mila i disabili di ogni età residenti in tutto il territorio, dei quali 1880 sono bambini e ragazzi, con disabilità certificate, che frequentano le istituzioni prescolari e scolari, comprese le superiori. Nella sola sede universitaria di Reggio, sono invece iscritti circa 250 studenti con disabilità.

Tra le nuove emergenze è stata segnalata oggi la necessità di accogliere le persone migranti, il cui numero è difficilmente definibile, che ai problemi connessi alla disabilità aggiungono le difficoltà dovute alla lingua e alla capacità di utilizzare i servizi.

La Giornata internazionale delle persone disabili rappresenta un’importante occasione per coordinare le azioni politiche e sociali in questo campo e promuovere la diffusione, mobilitare l’opinione pubblica a sostegno della dignità, dei diritti e del benessere dei disabili e accrescere la consapevolezza dei vantaggi che possono derivare dall’integrazione delle disabilità in ogni aspetto della vita sociale, come stabilito dal “Programma di azione mondiale per le persone disabili”, adottato nel 1982 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite.

Nel 2009, il Governo italiano ha approvato il disegno di legge che ratifica la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, promuovendo in questo modo il diritto delle persone disabili alla vita, alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’indipendenza, alla mobilità, alla libertà di espressione e alla partecipazione alla vita politica e sociale.

Per le tante persone e famiglie che vivono in condizione di particolare vulnerabilità, la convenzione rappresenta una tappa fondamentale nel lungo percorso di riconoscimento pieno dei diritti di cittadinanza, delle libertà e nel processo di costruzione di una società per tutti.

A Reggio Emilia, il Comitato promotore della Giornata è composto da:

  • Centro servizi per l’integrazione delle persone disabili, soggetto promotore e coordinatore;
  • I componenti del protocollo Danzability: Comitato italiano paralimpico, Azienda di servizi alla persona Santi Pietro e Matteo, Let’s Dance, cooperativa Il Piccolo Principe;
  • Cooperative sociali Zora di Scandiano e L’eco di Rubiera;
  • Coordinamento associazioni disabili e famiglie di Reggio Emilia;
  • Centro di servizio per il volontariato DarVoce di Reggio Emilia
  • Coordinamento Federazione associazioni nazionali disabili.