“Spira un refolo gelido tra le stanze dei bottoni del “fu” partitone, soprattutto alla luce delle nuove mitragliate politiche interne al centrosinistra partite a raffica in seguito alla presentazione del PAL. Un fuoco amico che pone lapalissianamente la lente d‘ingrandimento su due temi nevralgici: da un lato lo sbandamento sempre più evidente in cui si trovano, oggi più che mai, i nostri maggiori amministratori locali; dall’altro, il fallimento di un piano sanitario che, in particolare per le zone periferiche della provincia, fa irrimediabilmente acqua da tutte le parti. Tutto ciò ad esclusivo discapito dei cittadini”.

Così il Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi sulle nuove polemiche scoppiate in seno al centrosinistra sul piano quinquennale per la sanità.

“Peccato che il primo cittadino di Castelfranco Emilia dopo aver avanzato, forse in preda ad un improvviso attacco di obiettività, alcune critiche ampiamente condivisibili, abbia poi dato il la ad una sorta di “ballo del mattone” politico nello strenuo tentativo di demolire il PAL da una parte e, contemporaneamente, prendere le distanze dal centrodestra dall’altra. Un passo avanti, uno di lato e tre indietro: la più classica delle piroette politiche, condita da una buona dose di “maanchismo” di Veltroniana memoria finalizzato al nulla. Ecco perché invitiamo il primo cittadino di Castelfranco a mettersi d’accordo innanzitutto con sé stesso, poi, se gli dovesse mai riuscire, anche con la sua dirigenza e gli alleati e/o compagni di partito: al centro del dibattito, invece che i soliti tripli carpiati con doppio avvitamento, deve rimanere la ricerca della via più rapida per mettere una pezza ad un piano che, anziché curare i “mali” della sanità, ha creato svariati ed acuti mal di pancia. E se i dolori lancinanti vanno da destra a sinistra – ha concluso Aimi – ciò vuol dire che probabilmente qualcosa in questo piano proprio non va. Noi lo andiamo ripetendo da anni e finalmente qualcuno si è svegliato anche nelle roccaforti storiche del PD. Salvo poi concentrarsi anima e corpo in inutili distinguo e prese di distanza, compresi i soliti strilli contro il Governo, che non cambiano di una virgola la sostanza fallimentare di questo PAL che sta più o meno scontentando tutti gli amministratori modenesi ed in particolare quelli a nord della via Emilia dei quali, guarda caso, nemmeno uno è targato centrodestra”.