L’ordine del giorno approvato al termine del coordinamento politico del Partito democratico di Modena del 6 dicembre scorso. Al centro del documento le politiche di bilancio e il rafforzamento della coalizione di governo della città.1. La crisi politica è ad uno snodo cruciale. Il voto di fiducia del 14 dicembre può porre fine ad una delle fasi più negative della storia repubblicana, e aprire una fase nuova, che dovrà essere costruita con azioni coerenti ed efficaci, da parte di tutte le forze autenticamente democratiche, e in particolare da parte del PD. In questo contesto, la manifestazione dell’11 dicembre può rappresentare un momento fondamentale per lo sbocco della crisi, nella quale il PD è chiamato a svolgere un ruolo insostituibile, per la difesa della democrazia e per restituire al paese un sistema politico il cui il cittadino sia pienamente sovrano, e si garantiscano governabilità e alternanza, attraverso la revisione della legge elettorale e, se possibile, altre indispensabili riforme strutturali.

Per questo il coordinamento comunale di Modena invita i circoli, gli iscritti, gli elettori del PD a porre in atto ogni iniziativa utile per favorire la massima partecipazione alla manifestazione nazionale dell’11 dicembre, per l’Italia che vuole cambiare.

2. A fianco dell’azione per accelerare lo sbocco formale della crisi politica, occorre indirizzare l’azione del partito per la costruzione di una nuova fase politica e di una credibile alternativa alla maggioranza di destra che ha governato il Paese negli ultimi anni. Per questo è fondamentale operare per rilanciare l’iniziativa politica del PD, per favorire la nascita di coalizioni coerenti e in grado di condividere il programma di riforme di cui ha assoluta e urgente necessità il paese.

Alla costruzione di questa nuova fase e di nuove coalizioni può e deve essere dato un sostegno fondamentale anche dal territorio modenese. In questa logica, le fondamentali azioni politiche a livello locale, a partire dalla approvazione del prossimo bilancio (per la sua valenza strategica sulla sostenibilità e il ridisegno del sistema dei servizi comunali), devono essere considerate anche come opportunità per il rafforzamento di coalizioni alternative, orientate al governo e alle riforme del Paese.

In questa ottica, si richiede alla segreteria cittadina di assumere le azioni necessarie, sia in sede di maggioranza comunale che in altre sedi, per:

– verificare le condizioni per consolidare e ampliare la collaborazione politica con le forze di sinistra e di centro, autenticamente riformiste e democratiche;

– assicurare la auspicabile uniformità di azione e di sintesi tra i livelli amministrativi provinciale e comunale.

3. Il percorso avviato sulla definizione del Bilancio 2011 sta procedendo sulla base delle premesse politiche definite nel Coordinamento comunale del 4 ottobre u.s., degli incontri realizzati in segreteria allargata e nel gruppo consiliare, nella direzione cioè della difesa di un welfare ampio, plurale e universalistico, ulteriormente avanzato e ridisegnato, individuando le priorità nei servizi primari previsti per legge, ma anche nei servizi non primari ma strategici, in quanto necessari alla coesione sociale (compresi quelli culturali, della prevenzione e del benessere) o alla innovazione e allo sviluppo economico ed imprenditoriale.

A questo scopo, il Coordinamento comunale, mantenendo centrale la costante denuncia politica contro il Governo e i suoi tagli iniqui e arbitrari, attuata positivamente sia dall’amministrazione che dal partito con le recenti mobilitazioni, chiede che si proceda con misure tese a definire un profilo di servizi e investimenti coerente coi bisogni di tutela e di sviluppo della città, agendo per quanto possibile sulle entrate e sulla spesa, sulla base dei seguenti orientamenti:

– non operare tagli lineari, ma difendere e qualificare le politiche attraverso priorità alle utenze più deboli, alle politiche necessarie alla coesione e alla ripresa dello sviluppo, assicurando sempre un welfare universale e non solo per la marginalità;

– favorire coordinamento e sinergia delle politiche e degli interventi con altri attori istituzionali e sociali (EELL, Camera di Commercio, Fondazioni, etc.), sulle materie del welfare locale e dei servizi, garantendone al tempo stesso gli standard di qualità ed efficienza;

– implementare ulteriormente le esperienze di collaborazione tra pubblico e privato, non tanto ed unicamente in un’ottica finalizzata al contenimento dei costi quanto piuttosto alla migliore utilizzazione delle funzioni e delle risorse di valore pubblico e sociale.

– difendere e rafforzare le caratteristiche di equità del sistema, anche attraverso politiche efficienti di contrasto alla evasione e al mancato pagamento delle rette;

– completare ogni altro possibile intervento di razionalizzazione, sulla base di una rigorosa analisi settoriale, finalizzato a migliorare l’efficienza nell’impiego delle risorse disponibili;

Se, anche alla luce della Legge di stabilità, il complesso degli interventi sin qui individuato non consentirà di raggiungere l’obiettivo finale del pareggio, è necessario proseguire sulla strada intrapresa, approfondendo ulteriormente l’analisi e il confronto, nonché la comunicazione verso la cittadinanza, con ulteriori interventi in coerenza ai principi sopra esposti, relativi a:

– prosecuzione delle politiche di valorizzazione e rinnovo del patrimonio, anche per la riduzione radicale degli affitti passivi per le sedi comunali;

– riduzione e razionalizzazione delle spese per le utenze comunali, miglioramento del risparmio energetico, utilizzo di energie rinnovabili;

– interventi di revisione dei parametri assistenziali e residenziali e dei servizi appaltati nel settore sociale;

– riorganizzazione gestionale dei servizi scolastici ed educativi, efficientamenti della produzione dei servizi stessi, anche con crescente integrazione coi servizi privati, ed essenzializzazione dell’offerta formativa;

– riequilibri e revisioni tariffarie per l’accesso ai servizi, secondo criteri di equità e con attenzione agli impatti e ai costi sulle famiglie in base a composizione e reddito disponibile, proseguendo nelle politiche di recupero di evasioni e morosità, in modo prioritario anche sulle sanzioni relative al settore mobilità;

– potenziamento dell’accesso telematico ai servizi e semplificazione delle procedure;

– revisione mirata di politiche specifiche in materia di comunicazione istituzionale, trasporti, sport, attività produttive, etc.

Il Coordinamento ritiene che si debbano valutare attentamente, in questa fase, i riflessi delle scelte da compiere in relazione agli interventi manutentivi, per la sicurezza (illuminazione, qualificazione urbana, etc.), per gli investimenti in mobilità sostenibile, che rappresentano un punto cruciale nel rapporto con i cittadini. Analogamente, devono essere tutelate e se possibile incrementate le politiche di valore anticiclico e di sostegno alla ripresa di uno sviluppo durevole e sostenibile.