Il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha approvato mercoledì 22 dicembre il Bilancio di previsione 2011 e il Piano poliennale degli investimenti 2011-2013. Il documento economico-finanziario prevede un equilibrio spese/entrate che si attesterà attorno ai 42 milioni di euro mentre il Piano degli investimenti comprende poco più di 7 milioni di euro di esborsi programmati (di cui 4 per il 2011).

Esaminando le cifre dei trasferimenti spiccano ovviamente quelli provenienti da soggetti pubblici, 30 milioni (quasi tutti, 27, dai quattro Comuni membri), contro i 3 in arrivo dalla Regione Emilia-Romagna (in buona parte per attività assistenziali) e i 239 mila euro dello Stato (tutti destinati all’Istruzione). Ricordiamo che i trasferimenti dei Comuni all’Unione tengono conto del mancato versamento agli stessi del 50% del gettito derivante dalle sanzioni al Codice della strada e che devono essere obbligatoriamente destinati al finanziamento di interventi per il miglioramento della sicurezza e della viabilità stradale. Per il 2011 la previsione rispetto a queste entrate da sanzioni è stata fissata in 1,530 milioni di euro, di cui 130 mila attesi da ruoli coattivi; più o meno la stessa cifra inserita nel Bilancio preventivo 2010 dell’ente.

La spesa corrente dell’Unione Terre d’Argine per il 2011 si dovrebbe invece assestare come detto attorno ai 41,7 milioni di euro; poco più di un terzo, 14,3 milioni, verranno destinati al Personale, 5,9 milioni verranno riconosciuti al Comune di Carpi per il trasferimento ad esso di diverse funzioni e contributi, 19,5 milioni infine indicano le prestazioni di servizi.

Tra gli interventi principali previsti invece nel Piano degli Investimenti da qui al 2013 troviamo la costruzione di una nuova scuola materna a Soliera, la manutenzione straordinaria di diversi plessi e l’acquisto di nuovi arredi scolastici, oltre alla revisione del sistema informatico. I servizi a domanda individuale forniti dall’Unione si prevede che nel 2011 possano arrivare ad una percentuale di copertura del 47% circa, il 2% in più del 2010.

Il Bilancio preventivo 2011 prevede per trasporto scolastico, servizi scolastici ed educativi, refezione nelle scuole dell’obbligo, centri estivi, mantenimento anziani inabili in case di riposo diverse, Centro accoglienza cittadini extracomunitari (questi ultimi due dal primo gennaio prossimo e in precedenza svolti dal Comune di Carpi) entrate per 5,6 milioni di euro e spese per 12,1 milioni.

Ricordiamo che l’Unione delle Terre d’Argine, nata nel corso del 2006 e la più grande dell’intera regione, è composta da Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, comuni che assommano oltre 104 mila abitanti, su 270 chilometri quadrati di superficie territoriale.

Circa 350 sono i dipendenti dell’ente, o almeno lo saranno a regime dal primo gennaio 2011, quando si uniranno a Polizia Municipale e Servizi educativi e scolastici (tanto per citare i settori principali di attività) anche i Servizi sociali dei quattro comuni membri (settore che da solo vale un incremento del volume di bilancio di 13,2 milioni di euro) e il servizio Ced-Statistica. Il Bilancio 2011 dell’Unione, per dare un ordine di grandezza, avrà un volume superiore a quello del Comune di Carpi.

Dal 15 dicembre scorso l’Unione è presieduta dal Sindaco di Novi di Modena Luisa Turci: nella Giunta che la governa vede sedere gli altri tre Sindaci dei Comuni membri, ovvero Stefania Zanni, Enrico Campedelli, Giuseppe Schena.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

La seduta del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine del 22 dicembre in occasione della discussione sul Bilancio di previsione 2011 e sul Piano degli investimenti pluriennale 2011-2013 ha visto in apertura la neo-presidente dell’ente Luisa Turci spiegare come a causa dei tagli governativi l’Unione abbia ottenuto 2,467 milioni di euro in meno e come questo Bilancio, grazie alle nuove materie conferite alle Terre d’Argine, renderà però l’ente sempre più importante. “L’incertezza delle risorse per gli enti locali si somma alle difficoltà dovute alla crisi, economica e sociale, del paese. La sfida – ha detto – è quella di rigenerare la coesione sociale, realizzando modalità condivise e flessibili per i servizi, razionalizzando, lavorando per fare entrare in Unione anche gli Uffici Personale dei quattro Comuni nel 2011. Positivo è l’ingresso dei servizi sociali nelle Terre d’Argine e il prossimo anno dovremmo arrivare anche all’accreditamento dei servizi residenziali e domiciliari per anziani e disabili. L’ingresso del Ced, che avrà 17 dipendenti, armonizzerà i sistemi informatici dei quattro Comuni mentre per quello che riguarda la Polizia municipale confermeremo il prossimo anno le campagne di sensibilizzazione effettuate quest’anno, anche se su nuovi temi: per la scuola verificheremo in corso d’anno se organizzare manifestazioni come l’Ottobre Pedagogico o Una Città da Giocare: la sospensione del laboratorio creativo e formativo Labò è sofferta ma necessaria. Vogliamo continuare ad investire sulla scuola e il sapere: se si guarda al Piano degli Investimenti si noterà come questi siano soprattutto indirizzati a questo fine e siano stati resi possibili proprio dal fatto che esiste l’Unione”.

L’assessore al Bilancio Giuseppe Schena dal canto suo ha sottolineato come “si siano consolidati in questi anni e adeguati al rialzo i servizi educativi e scolastici, pur essendo necessario rivisitare alcuni standard e funzioni secondarie. Il Labò è stato sospeso dopo 4 anni perché è un’attività speriamo recuperabile mentre altri servizi difficilmente potrebbero esserlo. Rispetto al sistema tariffario – ha spiegato – adegueremo nell’ultimo trimestre 2011 le rette con un aumento vicino al tasso d’inflazione anche se per quello che riguarda le scuole d’infanzia questo avrà luogo dal primo gennaio e alzeremo i livelli delle fasce di reddito minimo Isee. Vogliamo rivedere in modo stringente queste dichiarazioni, per evitare che non tutti paghino il dovuto. Sono previsti anche tagli alla formazione e qualificazione del personale ma abbiamo l’obiettivo di mantenere uguali gli standard dei servizi, aumentando il tasso di copertura degli stessi. Le Terre d’Argine non sono un semplice gestore di funzioni: il nostro fine è quello di governare queste valorizzando i territori. Per modificare la struttura delle entrate dell’ente puntiamo sul fotovoltaico, per avere soldi freschi. Non abbiamo mai pensato di superare le municipalità, la sfida vera è tenere insieme queste e le autonomie locali, svilite da Roma, in nome del governo del territorio che integra i diversi enti”.

Il dibattito consiliare è stato aperto da Alvaro Pescetelli (PdL), che ha trattato in primis degli incarichi professionali e di collaborazione e poi della sicurezza, sottolineando “che rimane insoddisfacente la presenza sul territorio della Polizia Municipale. Il cittadino vuole vedere gli agenti e non vederli sfrecciare in auto. E non critico questi ma chi amministra e ha il diritto e il dovere di verificare la correttezza dei comportamenti. Cosa si aspetta poi a ‘colonizzare’ come Unione un’attività ancora svolta in associazione tra i Comuni come lo Sportello Unico Attività Produttive?”

Filippo Rossi della Lega nord dal canto suo ha spiegato come l’Unione debba creare appartenenza, e nel Bilancio prevedere investimenti sulle strade. “Chiediamo poi che i vari uffici siano non solo a Carpi ma anche negli altri tre Comuni”. Il collega di partito Argio Alboresi ha stigmatizzato le affermazioni della Presidente sugli extracomunitari “che lei esalta e sostiene”, criticato i 55 mila euro devoluti dall’ente agli zingari e auspicato che gli Assistenti civici si possano usare per altre finalità oltre quelle già operative. “Facciamo un referendum, voi non volete dichiarare che volete un Comune unico”. La capogruppo Pd Daniela Depietri ha ricordato poi come nella maggioranza tutti siano d’accordo sul progetto dell’Unione e che i tagli governativi ci sono stati e sono targati centro-destra. Ha poi proposte un lungo elenco delle cose fatte dalle Terre d’Argine nei primi quattro anni di vita “e ciò basta a dimostrare perché bisogna crederci. Voi – ha concluso rivolta ai banchi dell’opposizione – avete solo un progetto, votare contro”. Lo collega di gruppo Francesca Cocozza ha poi anch’essa criticato il comportamento del Governo nazionale, “che nel caso fosse stato di centro-sinistra avrebbe tagliato sì ma non in questo modo, che trasferisce oneri e non onori”.

La Presidente Turci in sede di replica ha ricordato che è il Decreto flussi del Ministro Maroni a dare risposte agli imprenditori che cercano lavoratori e che su questo punto la Lega nord “dovrebbe avere più coerenza invece che parlare di italiani disoccupati a causa degli stranieri. Sugli Assistenti civici ricordo che questi operano in armonia con gli scopi iniziali e che l’organico della Polizia municipale è a posto a differenza di quello di altre forze dell’ordine. E’sulla qualità dei tagli che bisogna ragionare”.

Il Bilancio di previsione 2011 e il Piano degli investimenti pluriennale 2011-2013 dell’Unione Terre d’Argine sono stati alfine approvati da Pd, Sinistra per le Terre d’Argine, Verdi, con il voto contrario di Lega nord, PdL, Mario D’Ambrosio (Rilanciamo le Terre d’Argine), Luca Lamma (Fli).

Accordo tra Unione delle Terre d’Argine e sindacati confederali nell’ambito della manovra di bilancio 2011-2013

PREMESSA

Dal 2008 l’economia mondiale e con essa quella dell’Europa e dell’Italia, è scossa da una profonda crisi, iniziata come crisi finanziaria e rapidamente estesasi all’intera economia. La conseguenza è stata una grave caduta dell’occupazione, tuttora persistente nonostante timidi segni di ripresa in alcuni settori, un aumento massiccio al ricorso della cassa integrazione (25.590.492 ore ad ottobre 2010 registrando un aumento del 190% rispetto al 2009), un incremento del tasso di disoccupazione (dal 3,3% del 2008 al 6% del 2010), in particolare giovanile. Sono così cresciute le disuguaglianze, è aumentata la criticità sociale e le domande di intervento ai Comuni, da sempre primi interlocutori del disagio e dei bisogni sociali. In questo contesto le iniziative del Governo con la manovra estiva, non solo sono risultate del tutto inadeguate a sostenere la ripresa, ma hanno ulteriormente ridotto la capacità dei comuni di rispondere alle situazioni di disagio e bisogno dei cittadini, tagliando ingenti risorse. (I Comuni dell’Unione hanno subito complessivamente tagli per 2.457 mln di euro)

Da questa situazione (minori risorse, maggiori domande sociali) derivano le scelte che hanno orientato il Bilancio previsionale 2011-2013 con l’individuazione di tematiche e settori prioritari di salvaguardia e intervento largamente condivise come i servizi alla persona tra i quali emergono per importanza i servizi scolastici e i servizi sociali.

LE SCELTE STRATEGICHE

L’Unione Terre d’Argine nonostante le oggettive difficoltà degli enti locali, impegnati nella difficile quadratura dei bilanci di previsione dopo il taglio dei trasferimenti dallo stato rimane obiettivo dell’istituzione quello di non rinunciare alla visione strategica e di prospettiva proseguendo nel percorso intrapreso del rafforzamento e quindi dell’ulteriore conferimento di settori dei singoli comuni all’Unione delle Terre d’Argine. Con i recenti passaggi in Unione del Settore Sociale e dei servizi informativi e statistici si consolida e si rafforza il ruolo dell’Unione Terre d’Argine perseguendo nell’ottica della razionalizzazione dei servizi e delle risorse per continuare a dare ai cittadini del territorio servizi ottimali, nettamente superiori agli standard regionali. Questo consentirà di mantenere servizi che diversamente avrebbero problemi ad offrire ai cittadini standard elevati di welfare, coniugando quantità e qualità dell’offerta.

Sarà obiettivo per il prossimo anno quello di lavorare affinché anche i principali uffici di staff Settore Personale e Ragioneria passino a svolgere le loro funzioni strategiche e gestionali nell’ambito dell’Unione Terre d’Argine.

L’ASP e la gestione dei servizi

Si conviene che la scelta dei Comuni dell’Unione di mantenere un coinvolgimento di gestione diretta in quasi tutte le filiere di servizio, conservando così all’interno dell’Ente Pubblico le competenze e le conoscenze necessarie, consenta di meglio comparare e valutare i servizi erogati anche dagli altri soggetti gestori nonchè il mantenimento del rapporto con l’utenza con l’obiettivo di non arretrare rispetto gli alti livelli qualitativi offerti oggi alla cittadinanza. Altrettanto importante risulta il ruolo di sub-committenza mantenuto in capo ad organismi come l’ASP che consentirà di meglio definire, gestire e verificare i contratti di servizio coi soggetti terzi.

Per quanto attiene le modalità di conferimento di servizi a terzi, in un pluralismo di forme gestionali è fondamentale un rafforzamento circa le regole di governo delle forme gestionali medesime, assicurando, nell’ambito di gare e selezioni da realizzarsi tra soggetti imprenditoriali, dei quali verrà valutata anche la congruità ed idoneità professionale e di competenze (DURC, indice di congruità) secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attribuendo una quota del punteggio prevalente al progetto tecnico e gestionale.

E’ anche questo strumento che consente di salvaguardare la qualità dei lavori e dei servizi affidati e la tutela dei lavoratori contrastando il lavoro nero.

CONTRASTO ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE E TARIFFARIA

E’ stato proposto dai Comuni dell’Unione e con chiarezza e forza sostenuto dalle OO.SS, anche nelle numerose occasioni del “Bilancio insieme” del Comune di Carpi e negli incontri effettuati anche negli altri Comuni, la necessità e l’urgenza di più controlli e maggiore attenzione al tema dell’evasione e dell’elusione fiscale e tariffaria per perseguire quell’equità che il contesto di crisi economica ha contribuito a minare in profondità.

Il contesto di risorse calanti rende necessario dare seguito ad azioni concrete di contrasto all’evasione fiscale sia in merito ai tributi comunali che alla compartecipazione all’accertamento dei tributi statali: è solo con il contributo di tutti i cittadini e delle imprese, in proporzione ai rispettivi redditi e patrimoni, che sarà possibile continuare a mantenere i servizi che caratterizzano i nostri territori.

Relativamente alla compartecipazione all’accertamento dei tributi statali si proseguirà nella collaborazione già in essere con l’Agenzia delle entrate, anche definendo progetti specifici.

In riferimento al recupero dell’evasione ed elusione tariffaria saranno intensificate le azioni finalizzate al recupero di somme dovute e non versate dagli utenti dei servizi in contesti familiari e personali di verificata capienza economica e reddituale, nonché le azioni di verifica amministrativa della veridicità delle dichiarazioni in merito alla situazione economica e patrimoniale e sulla composizione reale del nucleo familiare rilasciate per l’accesso ai servizi e per la definizione delle rette.

L’Unione ritiene l’Isee strumento fondamentale per l’equa definizione di rette e tariffe dei servizi erogati, si ravvisa la necessità di un confronto che porti ad un uso ancora più efficace di detto indicatore che si conferma essere anche importante strumento di equità nella compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi fruiti. L’Unione si impegna su tutti i tavoli istituzionali a richiedere un maggior coinvolgimento della GdF ampliando il numero delle verifiche attualmente eseguite su segnalazione dei comuni.

POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE

Si ribadisce l’importanza fondamentale della salvaguardia delle politiche sociali e delle politiche scolastiche quale scelta fondante nella redazione dei bilanci preventivi dell’Unione e dei comuni che compongono l’Unione stessa. Dopo la positiva sperimentazione dell’erogazione dei fondi anticrisi, grazie al fondamentale intervento anche delle Fondazioni, grazie ai quali si è potuto dare risposte ai bisogni emersi dai cittadini, è auspicabile e condiviso un rafforzamento di questo intervento sottolineando come la positività del metodo di lavoro adottato ha portato una indubbia positività dei risultati raggiunti. Per quanto attiene le politiche per la casa si conviene sulla necessità della nascita di un tavolo di approfondimento in merito con l’obiettivo di formulare proposte e soluzioni strategiche condivise sul futuro delle politiche abitative del distretto A tale proposito si individuano, tra gli altri, i seguenti temi di confronto tra Ente Pubblico e parti sociali: Agenzia per la casa, alloggi ERP, politiche per il “fuori ERP”.