E’ Venezia la città più “eco-mobile” d’Italia. La città veneta, sesta lo scorso anno, si aggiudica così il trofeo italiano della mobilità sostenibile scalzando Bologna dal primo posto. Venezia vince grazie a un trasporto pubblico che funziona, a importanti innovazioni nella gestione della mobilità come il Car Sharing e il Bike Sharing, ad una riduzione dell’indice di motorizzazione e ad un significativo aumento delle automobili a gas.

Nella “top ten”, che vede sul podio tutte città del centro-nord, ci sono anche Parma, seconda, che sale di un gradino, Firenze che perde sette posizioni, Brescia che ne guadagna dieci, Bergamo, Reggio Emilia e Ferrara, oltre Bologna che perde però 5 posizioni. Fanalini di coda nella classifica della mobilità sostenibile, Siracusa e Sassari. Si segnala il balzo in avanti di Torino, che passa dalla tredicesima alla terza posizione: è seconda per incremento delle auto a gas, prima per presenza di auto Euro V, prima per offerta di Car Sharing e seconda per offerta di Bike Sharing.

Questa graduatoria delle città italiane alla ricerca della mobilità sostenibile è contenuta nel quarto rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato da Euromobility con il contributo Di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Gli indicatori di cui si è tenuto conto per stilare la classifica sono stati in particolare le innovazioni introdotte per la gestione della mobilità (Car Sharing, Bike Sharing, mobility manager, ecc) e la loro efficacia; lo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione e all’incremento delle auto alimentate a combustibili alternativi (Gpl, metano); l’offerta di trasporto pubblico, le politiche per la ciclabilità, l’ adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico. Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti. ” I dati che emergono dalla ricerca – ha detto Arcangelo Merella Presidente di Euromobility – ci offrono alcune interessanti indicazioni. Diminuiscono le auto di proprietà, si conferma la crescita delle auto alimentate a GPL e Metano, complice anche il caro carburanti che rende i veicoli a gas sempre più convenienti per i cittadini, ed è confermata la tendenza allo svecchiamento del parco circolante malgrado sia ancora evidente il divario tra il Centro-Nord e il Sud del Paese. I servizi innovativi quali Bike Sharing e Car Sharing, pur essendo molto apprezzati, sono ancora poco conosciuti e rappresentano per i gestori e le Amministrazioni un costo ancora troppo elevato”.

Tutti i dati città per città

I servizi innovativi

Sul mobility management non si registrano particolari variazioni rispetto allo scorso anno, restano 41 le città che hanno nominato il mobility manager: 35 Uffici a livello Comunale, 5 Uffici a livello Provinciale e solo uno di Area Industriale. Si evidenzia, però, la persistenza di una visione limitata del mobility management rispetto alle esperienze maturate in ambito europeo. In particolare si nota una diffusa difficoltà nel recepire la definizione condivisa a livello europeo che considera il mobility management la vera regia dei nuovi servizi per la mobilità sostenibile, nonché delle iniziative di comunicazione per un cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti dei cittadini.

Il Bike Sharing, dopo il boom del 2009, fa registrare comunque un incremento sia degli utenti (+51%) sia delle biciclette (+12%). Sono 16 in tutto le città che hanno adottato il sistema elettronico con tessera magnetica. Milano si conferma la città più coraggiosa con le sue 1.400 biciclette condivise dislocate in 100 punti di prelievo e una media di 3.500 prelievi giornalieri, segue Torino che ha avviato il Bike Sharing nel 2010 con 300 biciclette e ben 4.200 utenti e Roma con sole 150 biciclette per 16.800 utenti. Il servizio è stato inoltre introdotto dai Comuni di Cagliari e Venezia.

Il Car Sharing, l’auto condivisa, vive invece un momento di stallo. Dopo il trend positivo degli ultimi anni il servizio registra infatti una diminuzione delle auto in flotta (-3,6%) determinata sia dalla revisione del servizio milanese che passa da 133 a 86 automobili, sia dal caso di Modena che ha addirittura cessato il servizio. Le città che possono contare sulla flotta maggiore di auto condivise sono Torino (113) e Roma, che passa da 41 a 105 auto in flotta. Sul fronte degli utenti si registra soltanto un incremento dello 0,7%. È Venezia la città con più utenti (3.300), seguita da Milano (2.885, che però perde utenti rispetto al 2009, anno in cui erano 4.097 gli abbonati) e Torino con 2.390.

Il tasso di motorizzazione: finalmente in diminuzione, ma sempre troppo alto

Buone notizie per il tasso di motorizzazione, che finalmente, dopo anni di inarrestabile incremento, cala di oltre mezzo punto percentuale, attestandosi a 60,78 automobili ogni 100 abitanti. Resta comunque lontano dalla media europea di 46 veicoli ogni 100 abitanti. La città con più auto si conferma Latina con 72.3 auto ogni 100 abitanti, seguono L’Aquila (71.0) e Catania (70.3). Roma registra, invece, una diminuzione del tasso di motorizzazione che passa dal 70.6 al 69.2. Le città più virtuose sono Venezia (41.1), Genova (46.7), Bolzano (51.7) e Bologna (52.2). Napoli si conferma in testa alla classifica negativa delle auto più inquinanti (Euro 0) con più del 30% in circolazione, seguita da Catania. Aumentano le auto Euro IV ed Euro V nelle città italiane che costituiscono oggi il 39,4% del parco auto totale: Torino è la città con più veicoli Euro V (2,6%).

Le auto a basso impatto

Vertiginoso incremento delle auto a GPL e Metano, che a Bologna, Torino, Reggio Emilia, Modena, Rimini e Venezia aumentano di oltre il 2%. Ravenna e Ferrara si confermano in testa alla classifica per presenza di auto a gas, che nel 2009 raggiungono quasi il 17% dell’intero parco auto. Fanalini di coda in questa classifica si confermano Trieste, Aosta e Udine con percentuali inferiori al 2%.

Inquinamento: a Bolzano l’aria più buona

Buone notizie per la qualità dell’aria. Infatti, per quanto riguarda il PM10 tutte le città hanno fatto registrare una diminuzione dei valori sia della media annuale sia dei giorni di superamento: la migliore qualità dell’aria è a Bolzano con soli 7 giorni di superamento ed una media annuale pari a 20 microgrammi al metro cubo; la peggiore resta Siracusa con 309 giorni di superamento ed una media di 84 microgrammi al metro cubo; soltanto 16 città registrano un numero di superamenti al di sotto di 35 giorni e ben 36 città hanno registrato una media annuale inferiore al limite dei 40 microgrammi al metro cubo.

I dati completi sono disponibili sul portale di Euromobility www.euromobility.org