Finale Emilia ha privatizzato la gestione dell’acqua. È successo nel Consiglio comunale del 28 dicembre con il solo voto contrario di Annaluisa Pincelli, consigliera comunale della Federazione della Sinistra (PRC e PdCI), 9 voti a favore del Pd e del Sindaco e 9 benevolenti astensioni.

Ancora una volta il sostegno della destra al Pd è stato determinante per far passare i provvedimenti della giunta, e possiamo dire oggi con certezza che a Finale Emilia il centrosinistra non esiste più. Esistono due destre, con un programma e un profilo politico ormai indistinguibile.

Con l’approvazione della privatizzazione di Sorgea si realizza in anticipo il decreto Ronchi del Governo Berlusconi che obbliga alla privatizzazione dell’acqua alla scadenza del 31 dicembre 2011. Si dà il via libera alla vendita del 40% di Sorgea, società di proprietà di tutti i cittadini ignorando completamente l’ampio movimento popolare che proprio contro la privatizzazione dell’acqua ha raccolto 1milione400mila firme, di cui 600 solo a Finale, per chiedere il referendum abrogativo di tutte le norme che impongono la privatizzazione dell’acqua.

Cosa cambia per i cittadini finalesi? L’ingresso del privato porterà Sorgeaqua ad operare non più nell’interesse esclusivo del cittadino ma condizionato dagli interessi di quel privato che acquisterà il 40% di Sorgeaqua.

Cosa poteva fare il Comune di Finale Emilia? Poteva modificare lo Statuto Comunale definendo l’acqua risorsa non mercificabile. Poteva approvare la moratoria contro le privatizzazioni come ha chiesto il Consiglio regionale, dal momento che nessun obbligo di legge imponeva la privatizzazione di Sorgea entro il 31 dicembre 2010. Ma entrambe queste proposte sono state respinte dal PD.

È stata quindi assunta una scelta politica molto chiara a favore della svendita al mercato di un bene comune fondamentale per i cittadini.

Siamo poi sconcertati per l’utilizzo strumentale che il Sindaco e il Pd hanno fatto dei lavoratori di Sorgeaqua, giustamente preoccupati per il loro futuro e presenti al dibattito consiliare. Dal Sindaco e dal Pd sono state pronunciate menzogne enormi, come per esempio che senza la privatizzazione dal 1 gennaio i lavoratori sarebbero stati tutti a rischio licenziamento. Vogliamo dire ai dipendenti di Sorgeaqua che il passaggio ad una gestione privatizzata comporterà per loro minori tutele e garanzie. La battaglia per il mantenimento pubblico del servizio è dunque anche la battaglia per il diritto dei lavoratori e per un servizio pubblico svolto nell’interesse dei cittadini e non di un privato che vuole trarne profitto.

L’oltranzismo ideologico del Pd finalese, evidenziato da politiche del tutto identiche al centrodestra, è ormai incontenibile. Facciamo appello ai cittadini, alle associazioni, ai soggetti sociali e alle forze politiche, a partire da Sinistra Ecologia e Libertà, che si riconoscono nella sinistra, per aprire un immediato confronto per individuare una necessaria alternativa in vista delle imminenti elezioni amministrative del 2011.

(Stefano Lugli, Segretario PRC Federazione di Modena – Alberto Ferrari, Segretario PRC/Federazione della Sinistra di Finale Emilia)