Il Consigliere regionale, Fabio Filippi, ha promosso per venerdì 7 gennaio 2011 alle ore 18.00 in Piazza Prampolini, davanti al Municipio, un sit-in per protestare contro la decisione assunta dall’ex presidente del Brasile, Luiz Inàcio Lula da Silva, e confermata dall’attuale Governo, di non concedere l’estradizione dell’assassino Cesare Battisti.

Cesare Battisti, negli anni ’70, entrò a far parte dell’organizzazione terroristica denominata PAC “Proletari armati per il comunismo”, con la quale compì diversi gravi reati.

Cesare Battisti, in Italia, è stato condannato all’ergastolo, prima di espatriare in Francia e poi in Brasile, per aver commesso quattro omicidi, rapine ed un sequestro di persona; condanna confermata in tutti e tre i gradi di giudizio. Delitti comuni che nulla hanno a che fare con il diritto d’asilo.

Filippi si appella, in occasione del sit-in, ai cittadini, ai partiti democratici e a tutte quelle associazioni che considerano la decisione del Governo del Brasile offensiva per lo Stato italiano e lesiva dei più elementari principi di giustizia nazionale ed internazionale.

Filippi si augura altresì che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, presente a Reggio Emilia, in occasione della celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia, sia partecipe delle motivazioni che sono alla base della protesta e ne condivida i contenuti.

L’azzurro auspica inoltre che tutte le forze politiche democratiche condividano questa protesta e partecipino alla stessa, senza incertezze o ambiguità .

Il consigliere dl PdL, rinnova la sua vicinanza e solidarietà, come già fatto in passato, ai familiari delle vittime innocenti uccise dal terrorista Cesare Battisti.

Il Pdl, da parte sua, ha proposto di votare in sede di Consiglio regionale dell’Emilia Romagna una Risoluzione, firmatario della quale è anche Filippi, che impegni la Giunta regionale a sostenere le azioni intraprese dal Governo italiano tese ad ottenere l’estradizione in Italia del terrorista Cesare Battisti e a sospendere i progetti economici in corso con il Brasile, fino ad una positiva definizione della vicenda Battisti.