Quello che si è appena chiuso è stato un anno particolarmente critico per i consumi, e anche il 2010 sarà ricordato dai commercianti che operano nel settore dell’abbigliamento e calzature come uno dei più difficili. La contrazione dei consumi nel periodo gennaio-dicembre 2010 si è infatti accentuata, segnando un netto calo delle vendite. È comunque presto e serviranno ancora alcuni giorni però, per fare un bilancio definitivo sull’andamento delle vendite natalizie e capire se e quanto abbiano contribuito a risollevare una stagione decisamente fiacca. In ogni caso già si pensa, come seconda chance, ai saldi di fine stagione che quest’anno inizieranno giovedì 6 gennaio. Un’opportunità, per gli operatori del settore perché, a parte deboli ed incerti segnali, la crisi proseguirà sicuramente anche con l’anno nuovo accentuando probabilmente il calo dei consumi.

Proprio nella prospettiva dell’appesantimento di una situazione già complicata, FISMO-Confesercenti ritiene sia importante non trascurare una carta importante come i saldi invernali e disporsi nelle condizioni per giocarla al meglio. In vista dei saldi di gennaio l’associazione è pronta rilanciare l’iniziativa Saldo Amico, il codice di comportamento cui i negozianti aderiscono per dare la possibilità ai clienti di fare acquisti in tranquillità, ma non solo. Le imprese di abbigliamento associate a Confesercenti cercheranno nonostante tutto di contenere i prezzi per venire incontro ai consumatori. Saldo Amico prevede l’adozione di un codice di autoregolamentazione, a garanzia del rapporto di fiducia tra l’esercente e il cliente. Un’iniziativa in altri termini volta a tutelare il consumatore da eventuali comportamenti scorretti in una prospettiva di totale trasparenza e al tempo stesso finalizzata a favorire la riduzione delle rimanenze di fine stagione. Saranno dei saldi ‘anti-crisi’ e rappresenteranno per gli esercenti un tentativo per tentare di contenere le perdite e per i consumatori un’occasione per acquistare a prezzi accessibili.

“Il commercio tradizionale – sottolinea Isabella Sabadini, presidente FISMO-Confesercenti Modena – sta vivendo momenti difficilissimi, stretto tra grande distribuzione esistente e programmata, abusivismo, pressione fiscale e disponibilità di reddito della clientela in costante calo negli ultimi anni. In questi ultimi anni il settore commerciale ha limato i ricarichi con senso di responsabilità, viste le difficoltà della clientela e il cambio delle priorità di spesa del consumatore. In ogni caso, come ogni anno, le raccomandazioni rimangono le stesse di sempre: frequentare i negozi abituali dove si conoscono prodotti e prezzi reali e quindi la veridicità degli sconti; diffidare dei super-sconti poiché chi promette il 70/80% in meno non può garantire serietà e qualità ed utilizza i saldi come specchietto per le allodole dopo aver venduto prodotti scontati tutto l’anno”.

Non solo le realtà locali: FISMO-Confesercenti ha da anni avviato un dibattito con la Regione e lo stesso Governo chiedendo che venga istituita una data unica di inizio dei saldi a livello nazionale, e la regolamentazione delle vendite promozionali. Quello sulla regolamentazione delle vendite promozionali è solo uno dei fronti su cui FISMO è impegnata da tempo, oltre che a richiamare l’attenzione sulla necessità di arrivare ad una forte regolamentazione del mondo degli outlet, una richiesta che si rinnova anche per quanto riguarda le rimanenze di magazzino; un tasto dolente e che richiede una nuova disciplina in grado di valorizzare questa risorsa e non trasformarla in un peso per la categoria.