Ancora una volta il lavoro di tesi di un laureato dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia riceve un riconoscimento nazionale. Il dott. Fabio Galeotti, laureato in Biotecnologie Industriali presso il Dipartimento di Biologia dell’Ateneo modenese-reggiano con il prof. Nicola Volpi, ha ricevuto il Premio Marco Mancini onlus del valore di 10.000 euro.

L’obiettivo della tesi, dal titolo “Analisi quali – quantitativa di esosamine mediante elettroforesi capillare in soggetti affetti da mucopolisaccaridosi”, è stato quello di proporre un metodo analitico innovativo, semplice, affidabile, non invasivo, riproducibile ed economico per la diagnosi neonatale di diversi tipi di malattie rare quali le mucopolisaccaridosi: Hurler e Hurler-Scheie, Hunter, Sanfilippo, Morquio e Maroteaux-Lamy.

“Sovente, il decorso di patologie degenerative e progressive – afferma il prof. Nicola Volpi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – può essere rallentato o addirittura arrestato se la relativa diagnosi viene fatta precocemente, anche in assenza di un’evidente sintomatologia. È questo il caso delle Mucopolisaccaridosi, soprattutto nelle sue forme più lievi, malattie rare dovute all’accumulo lisosomiale di glicosaminoglicani e causate da uno specifico deficit enzimatico che ne compromette la corretta degradazione ed eliminazione”.

Il premio è un riconoscimento importante anche all’impegno costante, alla qualità del lavoro ed ai risultati raggiunti dal Laboratorio di Biochimica del Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, oltre che all’impegno del dott. Fabio Galeotti che ha sviluppato e validato nella sua laurea Magistrale la metodica di determinazione ad alta processività per la diagnosi neonatale di mucopolisaccaridosi, oggetto del premio di laurea da parte della Fondazione Mancini che da anni opera nel sostenere la ricerca e la cura dei bambini malati di tumore o affetti da gravi patologie, le cosiddette malattie rare, come appunto le mucopolisaccaridosi.

“Fabio Galeotti – prosegue il prof. Nicola Volpi – che si è laureato con me una prima volta in occasione della sua laurea triennale in Biotecnologie, presentando un lavoro di tesi sperimentale sulla determinazione di aminoacidi in liquidi biologici mediante HPLC-ESI-MS ed ha proseguito, poi, il suo percorso di crescita professionale durante il periodo di tesi in vista della laurea magistrale, ha sempre dimostrato assiduità e spirito di iniziativa che sono risultati vincenti per il raggiungimento del premio, dimostrando come un costante lavoro di ricerca e sviluppo porti a importanti risultati riconosciuti anche a livello internazionale. Il suo lavoro di tesi è, infatti, in stampa sulla rivista Analytical Biochemistry, con il titolo <High-throughput determination of urinary hexosamines for diagnosis of mucopolysaccharidoses by capillary electrophoresis and HPLC>, specializzata in metodologie biochimiche di tipo analitico”

Dal punto di vista sperimentale è stato ideato e validato un protocollo di determinazione qualitativa e quantitativa delle esosammine urinarie mediante Elettroforesi Capillare in oltre 80 soggetti di controllo e circa 40 pazienti affetti da varie forme di mucopolisaccaridosi. La concentrazione di esosammine totali urinarie e il rapporto fra le due principali specie è di fatto correlabile al contenuto in glicosaminoglicani e al tipo di patologia. Gli stessi risultati sono stati ottenuti e confermati anche mediante HPLC in fluorescenza.

“A questo punto, – conclude il prof. Nicola Volpi – è fondamentale creare quanto prima i presupposti per un piano di screening neonatale esteso a tutta la popolazione dei nuovi nati. Questa necessità è ancora più impellente se si considera che le moderne terapie di sostituzione enzimatica risultano essere efficaci se attuate sin dalle prime settimane di vita del neonato”.

Il dott. Fabio Galeotti. Nato a Modena il 31 gennaio 1982, ha conseguito il diploma di perito chimico presso l’Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” di Modena con votazione 90/100 durante l’anno scolastico 2000/2001, la laurea magistrale in Biotecnologia Industriale conseguita presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia con votazione 110/110 e Lode durante l’anno accademico 2009/2010. Ha svolto attività di ricerca e sviluppo presso il Laboratorio di Biochimica del Dipartimento di Biologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.