Venerdì 7 gennaio il Presidente della Repubblica sarà in visita ufficiale nella città di Reggio Emilia. Sarà la sua prima uscita dopo le nobili parole pronunciate nel suo discorso di fine anno.

Il motivo della visita si collega all’avvio delle celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia, che idealmente ci riportano all’immagine simbolo del nostro Paese, ovvero al suo vessillo, rappresentato in quel tricolore che nel 1797 fu adottato per prima volta dal Parlamento della Repubblica Cispadana a Reggio Emilia. Per la città la sua visita è senz’altro motivo di orgoglio. Ma, più ancora per il mondo accademico locale, per l’intera Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la sua presenza è gradita e vista come motivo di vicinanza e di sprone a continuare in quell’opera di diffusione e radicamento della ricerca e della innovazione tecnologica di cui ha particolarmente bisogno il nostro Paese, nonché di ampliamento e miglioramento delle iniziative didattiche e formative che, attraverso i nostri corsi di laurea, rivolgiamo come Università a quei giovani, cui ha guardato con sensibile preoccupazione nel corso del suo recente messaggio alla nazione.

Come Ateneo, oggi impegnato in una già avviata azione di rinnovamento della sua fisionomia, della sua offerta didattica, dei suoi programmi di collaborazione col territorio, le confermiamo che siamo pronti a raccogliere il suo monito ad aprire a “questi ragazzi nuove possibilità di occupazione e di vita dignitosa, nuove opportunità di affermazione sociale”. Abbiamo piena consapevolezza delle pesanti responsabilità che ricadono su di noi nel saper indicare ai giovani percorsi di studio coerenti rispetto alle necessità ed alle capacità di assorbimento del territorio, ma anche dei tanti ostacoli – prima di tutto finanziari – che ci impediscono di progettare con serenità il nostro futuro. Tutto questo lei lo ha ben compreso nelle tante occasioni in cui ha incontrato il mondo universitario, in cui ha saputo dare ascolto ai ricercatori ed agli studenti e, anche, in occasione delle raccomandazioni con cui ha accompagnato la promulgazione della legge di riforma universitaria adottata dal Parlamento.

Essere certi di poter contare su un primo cittadino tanto autorevole e attento rappresenta una garanzia perché gli italiani possano uscire rafforzati dalla crisi, con un Paese, una Università e Istituzioni più uniti, solidali e stabili dal punto di vista della partecipazione democratica. Per questo il mondo accademico locale saluta la sua visita come una straordinaria occasione per riconfermale sincera gratitudine e stima. Grazie ancora dell’omaggio che ci sta facendo.

IL RETTORE

Prof. Aldo Tomasi