”Vorrei rivolgere un vivo incitamento a tutti quei gruppi politici di maggioranza e opposizione, a tutti coloro che hanno responsabilita’ nelle istituzioni nazionali, regionali e locali, perche’ nei prossimi mesi, al Sud e al Centro come al Nord, si impegnino a fondo nelle iniziative per il centocinquantenaio”.

E’ l’appello che ha rivolto oggi al mondo politico il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Teatro Valli di Reggio Emilia per la cerimonia di apertura dei festeggiamenti per il 150° dell’Unita’ d’Italia.Quello che domanda il capo dello Stato e’ un impegno ”cosi’ da rendere cosi’ ampia e profonda la proiezione tra i cittadini, la partecipazione dei cittadini, in rapporto ad una ricorrenza da tradurre in occasione del rafforzamento della comune consapevolezza delle nostre responsabilita’ nazionali”.Napolitano poi si rivolge ”alle forze politiche che hanno un significativo ruolo di rappresentanza democratica sul piano nazionale, e lo hanno in misura rilevante in una parte del Paese”, con un chiaro riferimento quindi alla Lega Nord, affermando che non giova alle istanze della riforma federalista ritirarsi e o trattenere le istituzioni dall’impegno per il centocinquantenario dell’Unita’ d’Italia.

”Il ritirarsi o il trattenere le istituzioni dall’impegno per il centocinquantenario, che e’ impegno a rafforzare le condizioni soggettive di una efficace guida del Paese, non giova a nessuno – afferma Napolitano -. Non giova a rendere piu’ persuasive, potendo invece solo indebolirle, legittime istanze di riforma federalistica e di generale rinnovamento dello stato democratico”. Il capo dello Stato sottolinea quindi che il rispetto della Costituzione è un obbligo. Il fatto che ”nessun gruppo politico ha mai chiesto che vengono sottoposti a revisione quei ‘principi fondamentali’ della nostra Costituzione, dovrebbe significare che per tutti e’ pacifico l’obbligo di rispettarli – afferma Napolitano -. Comportamenti dissonanti, con particolare riferimento all’articolo sulla bandiera tricolore, non corrispondono alla fisionomia e ai doveri di forze che abbiano ruoli di rappresentanza e di governo”.

Poco prima, Napolitano, prendendo la parola sul palco ha voluto salutare e ringraziare tutte le istituzioni presenti e ringraziare per l’accoglienza e il ”tripudio di partecipazione popolare che ci dice quanto e’ vivo il senso della storia e dell’unita’ nazionale”. Tra i presenti anche l’ex premier Romano Prodi, che il capo dello Stato ha salutato e che ha suscitato numerorissimi applausi tra i presenti. Presenti a questo avvio di giornata di celebrazioni in piazza Trampolini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, i tre sindaci di Roma, Torino e Firenze, che tra poco riceveranno una copia del primo Tricolore dal presidente della Repubblica, rispettivamente Gianni Alemanno, Sergio Chiamparino e Matteo Renzi. In piazza Trampolini anche l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, oltre a tutte le istituzioni locali.Napolitano visitera’ la Sala del Tricolore, per partecipare alla cerimonia di consegna delle copie del primo Tricolore ai sindaci e della Costituzione italiana a tre studenti in rappresentanza delle scuole reggiane. Successivamente, inaugurera’ la mostra ‘La Bandiera proibita. Il Tricolore prima dell’unita”.

E la mostra ‘Le strade delle Bandiera. Reggio Emilia citta’ del Tricolore’, per raggiungere, infine, il teatro Municipale Valli, dove interverra’ verso le 11.Al sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, è giunto il messaggio del presidente del Senato, Renato Schifani, che invita a cementare la coesione nazionale intorno ai valori forti della storia italiana. “Desidero unirmi idealmente a voi tutti -scrive Schifani- in questo momento di celebrazione della nostra amata bandiera, prima testimone di coraggio, di sacrifici, di battaglie, e poi simbolo del nostro Stato e del nostro popolo, dei quali incarna, nei colori, la fede, la speranza e la passione.

Sono convinto che questa iniziativa costituira’ una preziosa occasione di riflessione sulla storia del nostro Paese e sui valori ed i saperi che rappresentano la tradizione e l’identita’ d’Italia”. “Rimarcare il significato storico istituzionale e il valore idealmente unificante della bandiera, proprio nell’anniversario dei 150 anni dello Stato italiano, rappresenta un momento prezioso di riflessione per quanti intendono cementare la coesione della comunita’ nazionale attorno a valori forti e prospettive di duratura stabilita’. Nell’esprimere il mio plauso a quanti si sono prodigati per la migliore riuscita dell’evento -conclude Schifani- auguro il pieno successo della manifestazione”.