“Dati e analisi storiche sulla cultura a Modena confermano purtroppo quello che denuncio da anni: l’assoluta ed ideologica incapacità delle amministrazioni di sinistra non solo di valorizzare il grande patrimonio culturale e storico di Modena. Poche città possono vantare luoghi, scenari e suggestioni come quelle di un Duomo e una Piazza Grande patrimonio dell’Unesco, alla Modena Capitale, arrivando a Pavarotti, senza considerare la Modena terra dei motori”.
Interviene cosi’ nel dibattito sulla cultura a Modena, il Consigliere regionale del Popolo della Liberta’ Andrea Leoni.
“Sono opportunità che se adeguatamente valorizzate potrebbero proiettare la città su uno scenario nazionale ed internazionale. Il crollo di visitatori alla
Galleria Estense segnala che la rotta e’ quella sbagliata. Città anche molto più piccole di Modena e con un patrimonio storico meno imponente ed importante, sono state capaci di organizzare iniziative espositive di rilievo nazionale ed internazionale. Non servono costose analisi ed indagini per capire che Modena è una città culturalmente in declino. In questo scenario anche il festival della filosofia, connotato politicamente anche dall’ultima analisi Fondazione Mario del Monte, perde di importanza e utilità per la città. L’approccio ideologico ed esclusivo con cui la sinistra ha sempre portato avanti le politiche e le iniziative culturali, ha creato forti danni che difficilmente potranno essere recuperati in tempi brevi”.