La diatriba fra l’assessore regionale alle attività produttive Muzzarelli da una parte ed il Movimento a Cinque stelle dall’altra, con il Sindaco di Toano in mezzo come Ponzio Pilato, sull’impianto di Fora di Cavola ripropone l’inconsistenza decisionale su un tema importante, ma anche ovviamente delicato, come quello del recupero dei rifiuti.

Non mi sembra opportuno dibattere sulle dimensioni dell’impianto, le cui valutazioni devono essere poste su un piano tecnico, appare invece chiaro che l’incidenza del costo per lo smaltimento dei rifiuti a raccolta differenziata, nel caso il verde urbano, sostenuto dai cittadini attraverso le “bollette rifiuti”, dipende in larga parte dal recupero economico possibile derivante dalla vendita dei rifiuti stessi.

Il consistente quantitativo (migliaia di tonnellate l’anno) di verde raccolto nella provincia di Reggio, solo in parte origina compost da immettere sul mercato, spesso a valori incerti e in quantitativi più teorici che pratici. In proposito si vedano le montagne di compost invenduto presenti a Mancasale e Migliarina di Carpi. In ogni caso la parte maggioritaria del rifiuto verde è costituita dalle parti lignee delle potature e tosature, non trasformabili in compost, che possono essere smaltite o in discariche o essere combuste. Non vi sono altre soluzioni. A questi ingenti quantitativi vanno aggiunti gli avanzi di potature di frutteti, vigneti, giardini, nonché i residui della pulizia dei boschi cedui che dovrebbero trovare una soluzione attraverso il recupero energetico in ambienti controllati.

La necessità di contenere la presenza di discariche impone una linea comportamentale diversa.

L’opportunità di sposare la politica ambientale con la produzione energetica alternativa era presente anche nel progetto di Fora di Cavola, per ora, però, bloccato.

Le affermazioni sulla formazione di diossine al momento della combustione parrebbero particolarmente allarmistiche, in verità le tecnologie impiantistiche hanno trovato soluzioni ai problemi.

Forse abbiamo perso una piccola opportunità di creare lavoro in montagna. Al giorno d’oggi, solo una sinistra radical chic sputa su nuovi posti di lavoro, anche se pochi. Energia è sinonimo di ricchezza vera. Non vorremmo arrivare a forza di dire no a tutto, alla politica dei rifiuti di Rosa Russo Iervolino. Al primo posto, ovviamente, c’è sempre la salute del cittadino, ma, nel caso di Fora di Cavola, ci pare circolino informazioni non sempre corrette…

(Fabio FILIPPI)