“Partecipazione” è stato il concetto intorno al quale l’Amministrazione di Poviglio ha orientato i suoi primi diciotto mesi di attività istituzionale, dato che emerge con evidenza da un primo bilancio sull’attività pubblica svolta. Nel 2010 sono stati effettuati 12 consigli comunali, di cui 6 negli ultimi 4 mesi dell’anno, dai quali sono scaturiti 85 atti di Delibera.

Altro elemento importante per la valutazione dell’attività del Comune sono le commissioni consiliari attivate su specifici temi di contingenza pubblica. Si tratta di organi consultivi e di proposta dell’attività amministrativa che non tutti i comuni istituiscono. Le quattro commissioni povigliesi, che in totale hanno impegnato i membri in 22 incontri durante il 2010 hanno dibattuto di:

• Territorio, attività produttive e patrimonio

• Scuola, cultura, tempo libero e sport

• Politiche sociali, giovanili, volontariato e sicurezza

• Bilancio e comunicazione

“Il coinvolgimento delle differenti compagini politiche e civiche – afferma il Sindaco Giammaria Manghi – conferma il dinamismo istituzionale con cui ha voluto caratterizzarsi la nostra amministrazione su temi di rilevanza amministrativa, grazie anche alla disponibilità alla partecipazione e al confronto di tutte le forze di maggioranza e opposizione”.

Il 2010 è stato anche l’anno nel quale l’Amministrazione ha cercato di dare massimo risalto alle forze e alle esperienze dei cittadini. Sono state 3 le assemblee pubbliche organizzate dando risalto alle aree periferiche del comune. Con esse sono state scanditi i più importanti momenti istituzionali dell’Ente e condivise con i cittadini le fasi della vita amministrativa. Del 2010 anche la creazione della prima consulta di frazione, organo consultivo che raccoglie i rappresentanti delle frazioni di Casalpò, Enzola, Godezza e San Sisto.

“Nel 2011 – aggiunge il Sindaco Manghi – è già in previsione la creazione di una nuova consulta per la frazione di Fodico, che sarà così a sua volta coinvolta nel crescente dibattito pubblico.

In un momento particolarmente difficile per gli Enti locali stimolare la partecipazione pubblica è la nostra personale risposta alla necessità di perseguire obiettivi politici ed economici condivisi. Col 2011 questi strumenti di dialogo con il territorio verranno valorizzati al massimo a partire dal rilancio del centro storico per il quale prevediamo di costruire, in maniera condivisa, un progetto che ne contribuisca a sostenere i rilancio”.