Siamo sorpresi che la solidarietà del Pd a Mauro Manfredini diventi addirittura un ordine del giorno del Consiglio provinciale, perché legittima un partito eversivo come Lega Nord.

Le politiche della Lega Nord, di cui Manfredini è un’autorevole esponente, sono cariche di odio, razziste e xenofobe, e i provvedimenti in materia di immigrazione voluti dalla Lega Nord sono stati più volte ritenuti contrari ai diritti umani e condannati dalla comunità europea.

La Lega Nord di Manfredini è quella che lavora per la secessione e che più volte si è richiamata alla lotta armata, che vede Calderoli girare con i maiali dove devono sorgere moschee, che proprio pochi giorni fa con le parole di Borghezio considera i terremotati aquilani un peso e ha un parlamentare europeo come Salvini che canta canzoncine contro i napoletani.

È la Lega Nord che in molte parti d’Italia non festeggia la Liberazione e che nel calendario Veneto segna il 25 aprile solo come la festa di San Marco.

La Lega Nord di Manfredini è quella che sostiene un Governo che sta smembrando il contratto nazionale di lavoro, elemento che fa l’unità d’Italia più di qualsiasi bandiera.

Manfredini rivendica un passato diverso da quello di altri esponenti leghisti, ma ciò non toglie il fatto che militi in un partito che in molte parti d’Italia si trova al governo con ex-fascisti non pentiti che non riconoscono né la Costituzione né la Resistenza.

In questi giorni in cui si stanno giocando i diritti dei lavoratori spiace che il Pd modenese sprechi fiato per Manfredini e non dedichi una parola di solidarietà ai metalmeccanici della Fiom.

(Stefano Lugli, segretario Federazione PRC Modena)