A Budrio, la prospettiva del nuovo insediamento commerciale nell’area APEA di Cento rende necessaria e particolarmente urgente la pianificazione di strategie mirate alla riqualificazione urbana e all’animazione commerciale nel centro storico, con interventi di ristrutturazione e arredo, da un lato, e un forte impulso all’attività del comitato dei commercianti con il supporto delle associazioni di categoria.“Il commercio di Budrio, con il fattivo coordinamento del Comitato, con il contributo del Comune, della Proloco e dell’ASCOM, molto ha fatto e fa per arricchire la propria proposta con la creazione di frequenti e diversificate occasioni di richiamo per il pubblico e la clientela – afferma la presidente ASCOM Confcommercio di Budrio, Tilde Ragazzini – penso naturalmente a Primaveranda, ad Agribù, ma anche alla Notte dei Musei e a tutto l’ampio ventaglio di proposte culturali che la nostra cittadina è stata in grado di mettere in piedi e offrire in questi anni. Questo non ha risolto tuttavia alcuni problemi strutturali, che si accentueranno con l’apertura del nuovo centro commerciale. Per questo, abbiamo chiesto al sindaco l’attivazione di un tavolo di lavoro nel quale confrontarci, da subito, insieme all’amministrazione e alla società che realizzerà la struttura sui principali problemi connessi al nuovo insediamento. Nei prossimi giorni si terrà anche un incontro con il sindaco e l’assessore alle attività produttive al quale parteciperanno tutti i commercianti di Budrio e delle frazioni”.

“ASCOM Confcommercio Bologna, in sede di conferenza dei servizi fu estremamente critica nei confronti del Piano Commerciale che la Provincia si apprestava a licenziare. – sostiene Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia ASCOM Bologna – Siamo stati e rimaniamo fermamente contrari all’insediamento di grandi strutture di vendita sul nostro territorio, ritenendo ampiamente satura l’offerta di GDO nel nostro distretto e temendo gli effetti destabilizzanti che tali scelte urbanistiche possono avere sulle reti commerciale di prossimità, soprattutto in una fase già estremamente delicata per il settore. Prendiamo atto con preoccupazione di questo indirizzo urbanistico, in un quadrante del territorio che già presenta un’alta concentrazione di strutture della GDO e nonostante le assicurazioni espresse in passato dal Comune di Budrio. Crediamo tuttavia che, una volta intraprese queste scelte, le amministrazioni abbiano il dovere di mettere in cantiere – di concerto con le associazioni e gli operatori locali – progetti per riqualificare le aree urbane e le reti di prossimità e attivare risorse per consentire agli imprenditori di riposizionarsi su un mercato sempre più difficile e competitivo.”

“Un’analisi della situazione e un primo gruppo di proposte elaborate da ASCOM Confcommercio, ancora indicativo ed eventualmente da ridefinire ed arricchire di idee insieme agli operatori, è già stato presentato informalmente al sindaco Castelli e all’assessore Cocchi – ricorda la presidente Ragazzini –. Contiamo nei prossimi mesi di approfondire questi ed altri temi in assemblee con i commercianti, confidando di trovare nell’amministrazione e nella società che realizzerà il nuovo centro interlocutori sensibili”.

Veniamo agli aspetti più problematici, secondo ASCOM Confcommercio:

– nel centro storico di Budrio, e a maggior ragione nelle frazioni (esempio, Mezzolara), non ci sono grandi attrattori di flussi;

– diversi locali sono occupati da banche e attività di servizi;

– il mercato settimanale è ubicato fuori dal centro;

– l’accessibilità è buona per le auto, ma i parcheggi non sempre adeguati e sufficientemente vicini;

– iniziano ad emergere problemi di ricambio generazionale e quindi di prospettiva per molti negozi del centro (riusciranno a riqualificarsi o chiuderanno e verranno sostituiti da esercizi dequalificati?), la presenza di alcuni vuoti su Via Bissolati può essere sintomatica;

– molti negozi del centro e delle frazioni svolgono unicamente funzione di vicinato e quindi possono contare su una domanda (e quindi un fatturato) limitata;

– il nuovo centro commerciale nell’area di Cento potrebbe sottrarre ulteriore domanda e quote di mercato agli esercizi esistenti, incrementando l’evasione nei consumi rispetto alla rete tradizionale, mentre un eventuale ruolo di ‘attrattore’ su un bacino di utenza ampio del nuovo insediamento non porterebbe significativi incrementi nei consumi sul centro storico (distante circa 4 km).

“Le soluzioni – secondo il presidente Postacchini – in questi casi devono essere organiche e condivise con gli operatori, attivando un canale di comunicazione stabile fra operatori, comitato dei commercianti e amministrazione. Le risposte dovranno anche fornire nuove opportunità alle imprese, dato che il nuovo centro commerciale di Cento richiederà agli operatori esistenti un cambiamento nell’impostazione dell’attività: i commercianti infatti dovranno investire in formazione e nuove conoscenze, riqualificazione dei punti vendita, promozione e comunicazione ecc., in un contesto economico più incerto e rischioso. Forme di supporto agli operatori – conclude il presidente di Confcommercio Bologna – sono essenziali per facilitare questo processo”.

Alcune proposte ASCOM Confcommercio:

1) riportare l’allestimento del mercato settimanale nel centro storico, superando i problemi di sicurezza e infrastrutturali;

2) un nuovo piano sosta che abbia come primo obiettivo la miglior fruizione della funzione commerciale nel centro di Budrio;

3) un nuovo sistema di informazione e segnaletica commerciale, con pannelli e piante delle attività negli accessi al centro, totem informativi, possibilità di spazi pubblicitari (adeguati al contesto);

4) creare un plafond destinato all’erogazione di consistenti contributi per il rinnovo delle attività, per l’apertura di nuovi negozi e i subentri nelle aziende commerciali esistenti;

5) erogare risorse (Comitato) o creare un fondo per finanziare numerose iniziative di animazione, intrattenimento e valorizzazione del centro e dei percorsi commerciali;

6) un progetto complessivo che favorisca soluzioni di arredo coordinate per le attività commerciali (tendoni parasole ed insegne, saracinesche a maglia, ecc.) stanziando finanziamenti mirati a sostegno e agevolando gli adempimenti autorizzativi e burocratici;

7) recupero a parcheggio multipiano dello stabile attualmente adibito a centrale dei VVFF da destinare eventualmente alla sosta a lungo termine dei residenti;

8) forme di collegamento fra il centro storico e il nuovo centro commerciale sia nella comunicazione (es. desk informativo con materiale promozionale, totem e schermo tv con proiezioni video della proposta culturale, di intrattenimento e commerciale del centro di Budrio e delle frazioni), sia nel trasporto in occasione di manifestazioni (ad es. con trenino turistico o altri soluzioni che abbiano però il carattere dell’intrattenimento).