E’ accusato da un collega di lavoro di nazionalità moldava di averlo aggredito con un accetta, ferendolo alla testa, all’ingresso della ditta di trasporti di Castel San Pietro Terme, dove entrambi lavorano.L’uomo – 41 anni, residente a Teggiano (Sa) ma domiciliato ad Imola – non risultava reperibile, ed è stato fermato dai carabinieri nei pressi di Roma, a una trentina di chilometri dall’uscita dell’autostrada di Fiano Romano. E’ stato trovato in possesso di un berretto di lana e di un biglietto autostradale sporchi di sangue. Altre tracce ematiche sono state accertate sulla portiera sinistra dell’auto, sottoposta a sequestro assieme agli altri oggetti per le analisi del caso. Nessuna traccia, invece, dell’arma del delitto. L’uomo è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio e condotto nel carcere di Rieti. Ancora oscuro il movente dell’aggressione; le indagini dovranno accertare l’accaduto. I carabinieri non escludono possa essere legato alle relazioni tra i due in ambito lavorativo.
Il moldavo, dopo il fatto, è stato soccorso da altri tre dipendenti della ditta, a cui ha subito raccontato l’accaduto. Nessun testimone era presente all’aggressione. E’ stato sottoposto ad intervento chirurgico per “trauma cranico con fratture multiple e frattura della teca cranica” e si trova tuttora in prognosi riservata presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna.