Truffa aggravata in concorso con un complice non ancora identificato. Questa l’accusa con cui è finita in manette a Bologna P.K., cittadina polacca di 29 anni, con precedenti di polizia e senza fissa dimora, arrestata lo scorso 4 febbraio dai Carabinieri. Vittima delle truffa è una pensionata residente in città. A chiamare l’anziana al telefono è stato il complice ancora latitante: si è spacciato per il nipote dell’anziana, raccontando di aver immediato bisogno di contanti per concludere un affare urgente relativo all’acquisto all’asta di una casa. Poi, una serie di altre telefonate ha convinto la pensionata a consegnare tutti i suoi gioeilli in oro ad una sorta di intermediaria, indicata alla vittima dal finto nipote.

L’anziana, come chiesto al telefono, si è quindi recata in via Forni dove ad attenderla vi era la giovane polacca che, come concordato col proprio complice, si è fatta consegnare i preziosi. Per rendere ancora più credibile la vicenda, la truffatrice ha chiamato al telefono il falso nipote facendolo parlare con la vittima. L’incontro è terminato con la promessa di incontrarsi il giorno successivo per l’ulteriore consegna di denaro.

Tornata a casa però l’anziana si è insospettita e ha chiamato il vero nipote il quale le ha confermato di essere completamente estraneo all’accaduto e l’ha invitata a denunciare immediatamente il fatto ai Carabinieri. Ai militari è quindi bastato presentarsi all’appuntamento fissato tra il truffatore e la vittima per incastrare la donna.