Che cosa è stato fatto per ridurre il rischio idrogeologico nelle aree nord della provincia di Modena? È quanto chiede Andrea Leoni (pdl) in un’interrogazione alla Giunta regionale presentata a seguito delle ultime piene del fiume Secchia che – riferisce – hanno provocato parziali esondazioni in diversi comuni interessati dal passaggio del fiume.

“È il secondo anno consecutivo – osserva il consigliere – che nel bimestre novembre-dicembre precipitazioni piovose di normale entità per il periodo provocano piene tali da portare al massimo livello il rischio esondazione”. Tra i problemi denunciati, sottolinea Leoni, ci sarebbero la mancata pulizia e il mancato dragaggio dell’alveo del fiume, ristretto in numerosi punti dalla vegetazione e dai sedimenti trasportati a valle dalle piene precedenti.

Considerato che “la difesa del rischio idrogeologico al quale è sempre più spesso soggetto il territorio del comuni di Modena e dell’area nord della provincia è da tempo all’attenzione della Regione e di Aipo che, nel merito, hanno confermato la necessità di interventi strutturali urgenti”, Leoni vuole dunque sapere: se e quali interventi siano stati posti in essere negli ultimi tre anni per ridurre il rischio esondazione nelle aree interessate (e se tra questi siano stati contemplati i lavori di pulizia dell’alveo del fiume) e quali gli interventi in programma nel breve e lungo periodo.

L’esponente del pdl infine domanda alla Giunta se confermi l’aumento del rischio di esondazione a causa delle piene del fiume Secchia nell’area citata e se confermi che l’innalzamento degli argini non sia più un intervento sufficiente per poter arginare tale rischi, soprattutto se non accompagnato da una contestuale opera di pulizia dell’alveo.