I Tecnopoli e la Rete regionale Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna saranno in mostra a Bruxelles, dal 16 al 23 febbraio 2011, a palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea.

La mostra – dal titolo Emilia-Romagna – Italia. Il futuro abita qui – verrà inaugurata il giorno 16 febbraio e sarà anche l’occasione per promuovere R2B – Research to Business (che si terrà a Bologna nei giorni 8-9 giugno 2011), l’evento internazionale dedicato all’incontro tra ricerca e impresa.

Oltre alla mostra è prevista una serie di workshop e seminari per presentare i programmi e le politiche della Regione Emilia-Romagna, eventi che coinvolgeranno i vertici istituzionali della Regione e della Commissione. Questi saranno occasione di scambio di esperienze con le istituzioni e le altre Regioni europee, con i Centri di ricerca e le Università e con le imprese.

«L’innovazione e la ricerca – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – sono le parola chiave per aiutare l’Europa ad uscire dalla crisi. Le dinamiche dell’innovazione, i mutamenti tecnologici e la crescita hanno una dimensione regionale che è utile indirizzare attraverso le politiche regionali di innovazione. La politica di coesione offre un’importante opportunità alle Regioni per pianificare e sperimentare le strategie di innovazione adatte al loro specifico contesto economico, sociale e geografico».

Il progetto Tecnopoli, cofinanziato dal programma dei fondi europei 2007-2013, completa la Rete Regionale dell’Alta Tecnologia, costituita da 45 laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico, organizzati per piattaforme tematiche: agroalimentare, costruzioni, energia e ambiente, ict e design, meccanica e materiali, scienze della vita. Con la realizzazione di 10 Tecnopoli distribuiti su tutto il territorio regionale i laboratori troveranno una collocazione favorevole al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di nuove imprese hi-tech.

L’investimento complessivo ammonta a 241 milioni di euro (di cui 94 milioni da risorse Por Fesr), per finanziare i programmi di ricerca, le attrezzature scientifiche e le infrastrutture per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’avvio di spin-off, impegnando oltre 1.600 nuovi ricercatori.

«Globalizzazione, crisi economico-finanziaria sono le emergenze globali: l’Europa deve essere in grado di fronteggiare concretamente questi cambiamenti. Siamo consapevoli che le decisioni di oggi hanno effetto sul futuro e configurano la stessa Unione Europea. L’ambizioso obiettivo di creare un’Europa “dinamica, sostenibile e inclusiva” può essere realizzato solo attraverso una condivisione della strategia Europea 2020 a tutti i livelli di governo e attraverso un approccio territoriale integrato. In questo dibattito, il ruolo delle Regioni rappresenta un aspetto fondamentale» conclude l’assessore Muzzarelli.