Arredi, dipinti, tessuti, pezzi d’arte extraeuropea e antichità per esterni: da 25 anni il mercato dell’antiquariato ha il suo punto di riferimento a Unica Fine Art Expo, in programma fino a domenica 20 febbraio a ModenaFiere.

Nei tre saloni che compongono l’esposizione – Modenantiquaria, Excelsior e Petra – si alternano su un’area espositiva di 20.000 metri quadri le proposte delle 200 gallerie che hanno reso la manifestazione una kermesse internazionale d’alto antiquariato sinonimo di eleganza e originalità. Unica è la sola rassegna nel panorama europeo a dipingere un affresco completo e variegato dell’arte antica: questo grazie alla rassegna di pittura Excelsior, esclusivamente focalizzata sulla produzione dell’800, alle antichità per esterni di Petra, fino ai gioielli, le supellettili e i mobili più rari ed eleganti di Modenantiquaria.

Per gli appassionati d’antiquariato e i collezionisti, poi, Unica è il posto giusto dove fare affari. Lo confermano i dati del primo Osservatorio sul Mercato dell’Arte Antica, curato da Nomisma e presentato nei giorni scorsi proprio a ModenaFiere: il mercato nazionale dell’arte antica è maturo e vale un miliardo di euro. La ricerca di Nomisma ha monitorato gli operatori fino alla fine del 2010: ne emergono indicazioni utili anche per i potenziali investitori che, in questi giorni, potrebbero trovare pezzi interessanti proprio nei padiglioni di Unica. Tanto per cominciare, gli old master – i dipinti dei grandi maestri europei dal ‘500 alla fine del ‘700 – sono un titolo stabile nel tempo: assieme ai mobili antichi presentano rendimenti bassi ma rischi contenuti e nel lungo periodo (1995-2010) diventano un bene rifugio. Un investimento sicuro, quindi, a differenza degli oggetti antichi, che risultano troppo eterogenei e volatili. Gli operatori, poi, assicurano che nel 2011 farà tendenza la scultura così come è stato nel 2010 per la ceramica. Se appunto, dal 2006 al 2010, per l’indice internazionale dei prezzi dei beni artistici solo old master e mobili antichi hanno mostrato un carattere difensivo, per lo studio l’investimento in arte batte però quasi sempre quello in azioni, anche se non riesce a sostenere il passo dell’oro. Dal 2006, l’investimento in opere d’arte internazionale ha garantito un rendimento medio annuale dell’1,1% (oro +8,1% all’anno, borsa -0,9% sul mercato statunitense e -6,3% su quello italiano). In Italia dipinti antichi e mobili hanno retto abbastanza bene con un rendimento medio annuo dello 0,6% e 0,9%. Una protezione di valore paragonabile a quella delle nuove abitazioni delle grandi città italiane (+ 0,3%).

La manifestazione, poi, festeggia il suo venticinquesimo compleanno con una “Camera delle meraviglie”, una Wunderkammer che raccoglie le opere più preziose scoperte da antiquari italiani e stranieri nell’ultimo quarto di secolo: il servizio da tè di Napoleone Bonaparte, un dipinto di Domenico Tintoretto della fine del ‘500, un tavolo consolle che arredava la Reggia di Colorno e persino una curiosa rappresentazione in legno del “mazzocchio”, il poliedro che ha affascinato generazioni di pittori e prospettici dalla fine del ‘400 e per tutto il ‘500. Sono solo alcuni dei preziosi ritrovamenti che hanno segnato la storia degli antiquari presenti a Unica e che si raccontano in una “mostra nella mostra”.

Unica prosegue fino a domenica 20 febbraio ed è aperta al pubblico sabato e domenica dalle 10.30 alle 20.00.

Infoline: studio Lobo, tel. 0522/631042, info@studiolobo.it

E’ possibile ricevere, su richesta, la ricerca completa con i dati dell’Osservatorio sul Mercato dell’Arte Antica a cura di Nomisma.