Mercoledì 23 febbraio alle 17.30, nella Sala dello Stabat Mater, alla biblioteca dell’Archiginnasio, in Piazza Galvani 1, ultimo incontro del ciclo “L’Altra Arte. Bologna 1880-1980 … e oltre”, tre incontri a cura di Marilena Pasquali. Titolo della conferenza ‘Da Adolfo De Carolis a Luciano De Vita. La grafica d’autore’.

La serie di incontri di quest’anno viene conclusa dalla storica dell’arte con una panoramica sulla grafica bolognese del Novecento.

La grafica d’autore infatti partecipa pienamente ai due mondi, quello dell’arte pura e quello dell’arte applicata, presentandosi così di artista in artista, di stagione in stagione, ora come immediata espressione visiva di un pensiero, ora come sua applicazione nel mondo della comunicazione.

I due estremi sono emblematicamente assunti in Adolfo De Carolis (Montefiore dell’Aso, 1874 – Roma, 1928) e Luciano De Vita (Ancona, 1929 – Bologna, 1992).

Il primo, lo “straniero” che a Bologna si fa notare per aver vinto nel 1908 il concorso per la decorazione del Salone del Podestà, apre il “secolo breve” da protagonista dell’”arte nuova” italiana idealista e simbolista – non a caso è stato un collaboratore di D’Annunzio -, influendo in modo determinante negli sviluppi formativi del gusto floreale e operando con pari impegno nei campi dell’illustrazione, della pittura e della fotografia.

Il secondo, un artista che si è dedicato con passione e vitalità allapittura, soprattutto nella piena maturità, è però soprattutto un grande incisore, fin da quando era venuto a Bologna per seguirvi il corso di Tecniche dell’Incisione tenuto all’Accademia di Belle Arti da GiorgioMorandi, e spesso ha scelto di porre la propria grafica, nella quale si distingue in particolare per la realizzazione di ‘uomini-mostri’ trattati in varie serie, al fecondo servizio di attività esterne al mondo dell’artepura, collaborando persino con il teatro d’opera, ad esempio come autore nel 1969 per il Teatro Comunale bolognese delle scene e dei costumi della pucciniana Turandot e, nel 1971, dell’Otello verdiano, fino all’Aida del 1981, della quale sarà addirittura regista.

L’incontro sarà accompagnato dalla proiezione di immagini. Ingresso libero – Info: 051 276811