Gli investimenti del Bilancio di previsione 2011 del Comune di Modena superano di poco i 40,5 milioni di euro, sono molto più contenuti che nel passato (l’assestato 2010 era di 74 milioni 918 mila euro) e sono per quasi il 65% in autofinanziamento, mentre i vincoli imposti dal patto di stabilità incidono fortemente sulla possibilità di pagare spese di investimento anche già finanziate.
Gli interventi di manutenzione e recupero rappresentano oltre il 40% della spesa: nel verde, nella scuola e sul patrimonio pubblico, sulle strade.
Continuano gli investimenti sulla casa nei Peep e nell’Erp per rafforzare l’offerta abitativa a favore delle fasce sociali medio e deboli.
Si segnalano le risorse messe a disposizione dello sviluppo di energie rinnovabili nel settore ambientale e, sempre per le ricadute positive ambientali, nello stesso ambito si possono considerare anche gli investimenti a sostegno del trasporto pubblico e della mobilità leggera, come le piste ciclabili.
Il piano triennale (2011 – 2013) prevede investimenti complessivi per circa 137 milioni, con una riduzione del 35% rispetto alla previsione del triennio 2010-2012. Sono distribuiti nei tre anni assegnando 40,5 milioni di euro quest’anno, 50,4 milioni nel 2012 e 46,1 milioni nel 2013.
La riduzione è determinata dalla volontà dell’Amministrazione di fare programmi d’investimento in linea con previsioni realistiche di risorse, pesantemente condizionate dalla crisi economica, dalla diminuzione dei trasferimenti in conto capitale e dalla necessità di utilizzare in misura consistente le entrate derivanti da concessioni edilizie per mantenere adeguati livelli di prestazione nei servizi ai cittadini e di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale.
Non si prevede indebitamento, perché questo peggiorerebbe gli equilibri della parte corrente e inciderebbe negativamente sul patto di stabilità.
252 MILIONI PER SALVAGUARDARE IL SISTEMA MODENA
E’ di 252 milioni di euro il bilancio previsionale del Comune di Modena per il 2011, che viene presentato oggi in Consiglio comunale dal sindaco Giorgio Pighi e dal vicesindaco e assessore al Bilancio Alvaro Colombo. Entrate e spese correnti saranno di 210 milioni 500 mila euro, più della metà per welfare, mentre gli investimenti supereranno i 40 milioni e mezzo.
“Costruire una manovra di bilancio è sempre un’operazione complessa e difficile; lo è stato in modo particolare quest’anno con un calo di risorse estremamente marcato conseguente ai tagli dei trasferimenti statali determinati dalle manovre del Governo”, afferma Colombo. “Se avessimo dovuto tradurre i tagli governativi in tagli di servizi avremmo dovuto chiudere 128 posti negli asili nido, 149 posti nelle scuole d’infanzia, 77 posti nelle strutture protette, 111 assistenze domiciliari, saremmo stati costretti ad annullare 9 spettacoli su 14 al Teatro Comunale. Non l’una o l’altra di queste operazioni, ma tutte insieme”, conclude il vicesindaco.
La spesa corrente del 2011 cala di oltre 1,4 milioni rispetto al 2010 ma, inglobando già l’aumento del costo della vita, il calo è decisamente più sostenuto. Il decremento si realizza pur a fronte del mantenimento delle politiche sociali di welfare e dei servizi scolastici. Se si escludono queste due voci dalla spesa 2011, il calo per il funzionamento dei restanti servizi risulta decisamente più sostenuto (-2,6%), con un ancor più significativo arretramento reale rispetto ai budget del 2010.
La ripartizione della spesa 2011 per le politiche del Comune vede il 54% impiegato per il welfare (112 milioni 884 mila euro), il 17% (36 milioni 661 mila) per trasparenza e rapporti con i cittadini, il 10% (20 milioni 995 mila euro) per cultura, sport, giovani e partecipazione. A sicurezza, riqualificazione urbana e Centro storico tocca l’8% (17 milioni 136 mila), alla mobilità è assegnato il 5% (11 milioni 427 mila), all’ambiente il 3% (6 milioni 902 mila) e allo “sviluppo del sistema Modena” il 2% (4 milioni 497 mila).
A fronte del calo dei trasferimenti statali e della situazione bloccata della fiscalità locale, l’Amministrazione si è impegnata a non intervenire con tagli lineari, ma con una razionalizzazione della spesa, riducendo consulenze ed incarichi, affitti passivi e trasferimenti ad associazioni ed enti, ma salvaguardando quelli alle famiglie. Tutti i servizi e gli assessorati metteranno in atto una forte razionalizzazione del personale e si ridurranno le spese di utenze e di comunicazione.
Nel bilancio trova conferma la forte attività di recupero dei tributi di competenza comunale che ha portato quest’anno a 2 milioni di euro incassati; in quest’ottica si potenzierà, anche dal punto di vista organizzativo interno, la collaborazione con l’Agenzia delle entrate per la lotta all’evasione fiscale. La manovra sulle tariffe intende salvaguardare le fasce deboli e chi ha subito, per effetto della crisi, riduzioni di reddito. Dunque nessun aumento nei servizi sociali, che pure prevedono un incremento di entrate grazie ad un aumento dell’offerta, e solo rimodulazione di tariffe collegate all’istruzione, settore che risparmierà grazie all’esternalizzazione della gestione di un nido e di una scuola dell’infanzia. L’adeguamento sulla Tia (tariffa di igiene ambientale) rimarrà entro e sotto il tasso di inflazione.
Le entrate complessive destinate a finanziare la spesa corrente (comprensive dei proventi da concessioni edilizie e plusvalenze da alienazioni) passano dai circa 214 milioni 400 mila euro delle previsioni 2010 ai 213,8 milioni del 2011 (-0,3%). Il decremento è principalmente dovuto a un forte calo delle entrate da trasferimenti, pari a -6 milioni e mezzo di euro, parzialmente compensato da un incremento delle entrate tributarie (+ 1 milione 201 mila) e dalle entrate extratributarie (+ 3 milioni 628 mila). Le concessioni edilizie destinate a finanziare la spesa corrente e la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale aumentano di 59 mila euro, mentre sono destinate plusvalenze da alienazione patrimoniale per 1 milione 14 mila euro per finanziare il rimborso e l’ammortamento di quote capitali.
In sintesi, le entrate destinate a finanziare la spesa corrente vengono per il 92,3% dalle entrate ordinarie e per il 7,7% comprendono entrate derivanti da concessioni edilizie per 8 milioni 819 mila euro (4,1%), da plusvalenze da alienazione per 1 milione 14 mila euro (0,5%) e, per la restante parte, da contributi principalmente della Fondazione cassa di risparmio di Modena (2,7%).
“Un Bilancio con tagli di trasferimenti di questa entità – spiega Colombo – per non sovvertire la natura dello stato sociale, si sostiene con entrate straordinarie, come l’uso delle concessioni edilizie nella spesa corrente o i contributi di altre istituzioni. Certamente un contributo necessario alle nostre politiche, ma, al tempo stesso un elemento di criticità. Non ce lo nascondiamo e non lo nascondiamo ai cittadini”.