L’aggressione perpetrata questa mattina nei confronti della Presidente Masini e del Palazzo sede del Consiglio provinciale è un atto di gravità inaudita, dal momento che colpisce le persone e i luoghi di maggior rappresentanza elettiva della nostra provincia. Chi ha fatto ciò dimostra di avere in spregio ogni regola democratica e strumentalizza una manifestazione dagli intenti propositivi per finalità eversive. Mi auguro che da parte dell’intera comunità reggiana si isolino questi facinorosi, di qualsiasi organizzazione o movimento facciano parte. Rinnovo la solidarietà mia e dell’intero Consiglio provinciale alla Presidente Masini. (Gianluca Chierici)
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“Desidero esprimere piena solidarietà alla presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini e all’Istituzione che essa rappresenta – dice il sindaco di Reggio, Graziano Delrio – per il grave atto offensivo e vandalico di cui sono state fatte oggetto stamani”. “Si è trattato – aggiunge Delrio – di un episodio grave, non democratico e certo indegno dello spirito della manifestazione del Primo marzo, un gesto che va dunque condannato”. Al messaggio del sindaco Delrio si associano i sindaci capidistretto di Scandiano, Alessio Mammi; Correggio, Marzio Iotti; Castelnovo Monti, Gianluca Marconi; Guastalla, Giorgio Benaglia; Montecchio, Paolo Colli. Si uniscono al messaggio gli altri sindaci della provincia di Reggio Emilia.
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Il Gruppo consiliare del Partito democratico in Provincia condanna nel modo più assoluto l’attacco compiuto contro la Presidente Masini e gli atti vandalici contro Palazzo Allende, sede del Consiglio provinciale. Comportamenti così lesivi dei cittadini e della democrazia non sono più tollerabili vista la loro violenza e gratuità. Il Gruppo del Pd in Consiglio provinciale ritiene, inoltre, che un corteo a favore dei diritti delle persone e della lotta contro il razzismo, come quella in cui si è verificata questa aggressione assolutamente ingiustificata, non possano essere strumentalizzati da gruppi che, con la loro violenza, dimostrano una totale mancanza di rispetto verso le regole civili ed il confronto democratico. (Paolo Croci)
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Il comunicato stampa della Presidente Masini in merito alla contestazione subita stamane è emblematico dello stato confusionale della stessa. È assolutamente ridicolo associare l’aggressione verbale subita ad esponenti di un grande sindacato quale la Cgil e, soprattutto, a degnissime persone quali Gianfranco Riccò ed Amabile Carretti, espressamente chiamate in causa come corresponsabili nella sua meditata dichiarazione alla stampa. Diffamare queste persone è davvero un fatto inspiegabile, se non con la volontà di strumentalizzare un fatto grave che va certamente condannato. Resta il fatto che la Presidente della nostra Provincia si sia recata qualche mese fa ad omaggiare un tiranno sanguinario e che abbia difeso il suo viaggio ed il trattato di amicizia Berlusconi-Gheddafi in Consiglio provinciale. Questi sono i fatti che contestai pacatamente in aula e che continuo a contestare verbalmente e pacatamente, perché la violenza è totalmente estranea al nostro essere. (Alberto Ferrigno, Capogruppo rifondazione comunista)
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La segreteria provinciale del Partito dei Comunisti Italiani esprime piena solidarietà alla presidente Masina oggetto questa mattina di attacco da parte di alcuni manifestanti che hanno partecipato alla manifestazione dello sciopero dei Migranti. Si può pur essere dissenzienti e protestare liberamente ma questo va fatto sempre nel rispetto della legalità.
Condividento lo spirito della manifestazione che rivendica uguali diritti per le persone straniere che lavorano in Italia, riteniamo che la protesta messa in atto da un numero sporadico di manifestanti contro la presidente Masini, è stata inopportuna ed ha offuscato l’obiettivo principale dell’iniziativa. Domai, purtrotto, dagli organi di informazione prevarrà l’azione di protesta e non la pacifica manifestazione che si era deciso di fare per rivendicare diritti ed uguglianza per tutti. (La Segreteria provinciale del PdCI)
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Le Organizzazioni Agricole Provinciali, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri esprimono solidarietà a Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, dopo l’aggressione subita davanti a Palazzo Allende. Si tratta di un episodio grave e offensivo che non trova giustificazione in nessuna istanze di protesta.
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La presidente della Provincia, Sonia Masini, ieri è stata fatta oggetto di una vile aggressione a base di uova marce e di insulti provenienti da un corteo promosso da diverse organizzazioni, centri sociali, migranti e la Cgil. I manifestanti hanno esposto un cartello con la foto della Presidente mentre stringe la mano a Muammad Gheddafi. Intendo, con il presente comunicato, condannare il grave e spregevole episodio. Oggi, una parte della sinistra critica violentemente Sonia Masini per avere avuto rapporti istituzionali con Gheddafi ed il Governo libico in tempi in cui il leader libico aveva stretti rapporti con il nostro Paese. Quella stessa sinistra però si dimentica che altri eminenti esponenti e anche lo stesso Romano Prodi ebbero incontri cordiali, nella sua allora veste di Presidente del Consiglio, con il colonnello Gheddafi; non solo la Masini dunque, anche se solo contro di lei sono state lanciate uova marce e insulti. La scorsa settimana uova marce furono lanciate contro la porta d’ingresso della sede provinciale della Uil, oggi contro la Presidente della Provincia. Il tiro con l’uovo a Reggio è diventato uno sport alla moda. Una parte della sinistra, in particolare quella legata alla Cgil, si dimostra sempre più settaria, intollerante e divisa, tanto da usare due pesi e due misure anche nelle guerre politiche interne. Personalmente sono lontano, politicamente e ideologicamente, alla Presidente Masini, ma, di fronte a questo intollerabile episodio di aggressione, intendo esprimerle la mia personale solidarietà e vicinanza. (Fabio Filippi)
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“In riferimento al grave episodio di contestazione occorso durante la pacifica manifestazione per i diritti dei migranti, la Conferenza Permanente delle Donne Democratiche di Reggio Emilia esprime condanna per l’accaduto che offende un territorio, la sua storia, le politiche inclusive delle sue istituzioni, Comuni e Provincia. Esprime piena solidarietà alla Presidente Sonia Masini, ritenendo inaccettabile che la manifestazione del dissenso possa tradursi in azioni aggressive e finanche violente all’indirizzo di chiunque, ma in particolare di istituzioni democratiche e di chi le rappresenta”.
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In merito ai fatti accaduti ieri, martedì 1 marzo, davanti alla sede della Provincia, desidero esprimere la massima solidarietà alla Presidente Sonia Masini per il vile attacco subito. Sento di dover esprimere una severa condanna a coloro che hanno organizzato, con premeditazione, una contestazione di inaudita violenza verbale e di atteggiamenti verso una istituzione e chi la rappresenta. Quanto accaduto è espressione di una cultura che non appartiene e non deve appartenere alla politica e alle sue democratiche espressioni, qualunque sia l’appartenenza politica. Accostare la violenza di un dittatore come Gheddafi nei confronti del suo popolo a normali rapporti bilaterali tra istituzioni e realtà economiche di Paesi diversi rappresenta una falsa rappresentazione della realtà e un pretesto per vili attacchi da parte di chi non ha altri contenuti o capacità di attività politica. Rammarica inoltre vedere che una manifestazione pacifica e con solide motivazioni alla base sia stata usata da violenti come palcoscenico per un vile attacco, infangando anche il nome di democratiche espressioni culturali e sindacali. Mi auguro che i diretti responsabili siano assicurati alla giustizia, oltre che i soggetti preposti riflettano su rapporti e convenzioni con alcune realtà (come Aq16) che ben poco hanno a che fare con la cultura e la libera espressione democratica. (Presidente del Consiglio Comunale di Scandiano Marco Ferri)
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I Sindaci del Partito Democratico della provincia di Reggio Emilia sono unanimemente concordi nel condannare l’aggressione operata nei confronti della Presidente della Provincia Sonia Masini. La premeditazione dell’atto violento è apparsa evidente. Serve una ferma condanna “senza se e senza ma” da parte di tutte le forze politiche e sociali. La Reggio democratica deve indignarsi di fronte all’uso strumentale della ricorrenza del primo marzo, che richiama la lotta per i diritti civili e sociali, per fini violenti e di sfregio delle istituzioni democratiche. Non si vede quale sia la colpa di Sonia Masini derivante dall’aver partecipato un anno fa ad una delegazione di imprenditori reggiani presso le autorità libiche. Il tutto è strumentale a creare un clima di conflitto sociale la cui responsabilità sta in capo alle frange più estreme ed anarchiche quanto minoritarie della società. Le istituzioni sono impegnate a costruire un futuro di sviluppo e opportunità sociali ed economiche che consentano di dare più serenità alle famiglie in difficoltà per la crisi economica.