Torna al Baluardo, giovedì 3 marzo alle 21 e 30, un grande protagonista del jazz italiano e non solo: Fabrizio Bosso e la sua inseparabile tromba. E lo fa con un progetto tutto nuovo che si chiama “Spirito Libero”.

“E’ un progetto che mi rappresenta in pieno perché ci sono canzoni alternate a trovate molto personali, il tutto riportato in un ambito decisamente jazz”. Così Fabrizio Bosso commenta il suo nuovo quartetto con l’innesto deciso del chitarrista Roberto Cecchetto a qualificare e variare l’organico composto da Luca Mannutza alle tastiere, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria. Tutto nasce in occasione della preparazione del disco registrato dal vivo il 22 ottobre 2009 alla Casa del Jazz di Roma, per la pubblicazione nell’ambito della serie dedicata ai migliori jazzisti italiani dal L’Espresso; opportunità nella quale, oltre a Cecchetto, si sono avvicendati sul palco altri graditi ospiti. Studio, riflessione e pratica strumentale, tre virtù che da sempre definiscono l’operato del quartetto, vengono in questa occasione vivificate dalla presenza sublime di un musicista in grado di confrontarsi con la tradizione, non lasciarsi sedurre dal virtuosismo fine a se stesso, e traghettare, a sua volta, Fabrizio e gli altri in territori impervi e nuovamente affascinanti. Il repertorio rappresenta quanto di più si possa pensare contemporaneo: non tradisce la storia, ma guarda curioso all’attualità. Così si alternano standard come My Funny Valentine rivisitazioni di due brani della tradizione black come Overjoyed di Steve Wonder e una hit pescata dal repertorio di Michael Jackson. E il resto è rappresentato da canzoni e buon jazz. Spicca così l’omaggio a Louis Armstrong (Do You Know What It Means to Miss New Orleans) non meno che quello a Miles Davis, perché sarà infatti eseguita quella popular song che Miles scelse come titolo per un suo noto disco, Someday My Prince Will Come. Tuttavia il brano, celebre per essere stato originariamente composto per un cartone della Walt Disney, è stato arrangiato in una versione afro e seguirà un’introduzione del tutto particolare, affidata a voci masai che proprio Fabrizio ha registrato dal vivo a Zanzibar.

Inizio concerto ore 21.30