Il Consiglio comunale di Carpi nella seduta di ieri, giovedì 24 marzo, ha visto presentare da parte della consigliera del PdL Giuseppina Baggio un’interrogazione sulla presenza di amianto in edifici della città: “in merito all’elenco riportato dalla stampa e facente riferimento al censimento fatto dalla Regione Emilia Romagna e pubblicato nel mese di dicembre 2010 degli stabili pubblici che registrano ancora presenza di amianto – ha spiegato Baggio – considerato il pericolo rappresentato dalla presenza di amianto, e la correlazione dimostrata fra tale presenza e l’aumento di incidenza di un tumore aggressivo come il mesotelioma; considerato altresì che nel 2009 ad una mia interrogazione fu risposto dal Direttore generale dell’Azienda Usl di Modena Giuseppe Caroli che segnalava 144 piani di bonifica per rimozione di amianto, presentati nel 2008 nel territorio del distretto socio-sanitario di Carpi, e che nel 2009 primo semestre, sono stati presentati 77 piani di intervento; preso atto che gli edifici interessati sono il Liceo Fanti, il Caseificio di Gargallo ex allevamento suini, la Parrocchia di Migliarina, il Cinema Ariston, la Polisportiva Nazareno, l’Istituto Nazareno, il Conad, l’Ospedale di Carpi, l’Ipsia Vallauri, lo spogliatoio dei campi da calcio; considerato l’affluenza di persone che ogni giorno frequenta questi luoghi interroghiamo l’assessore competente e la Giunta per sapere se gli interventi segnalati comprendessero anche gli stabili considerati nell’elenco della Regione e quali interventi, per quale cifra, e con quali tempi, siano stati preventivati per la messa in sicurezza degli edifici elencati”.

L’assessore all’Ambiente Simone Tosi le ha replicato in aula che “la Regione Emilia Romagna ha uno stato della situazione della presenza dell’amianto presente sul territorio aggiornato grazie alla campagna di censimento e quindi di rilevazione che fa ARPA. Per quel che riguarda i piani di smaltimento e programma di manutenzione è compito delle Aziende sanitarie locali tenere il controllo e verificare il mantenimento degli impegni da parte delle proprietà che hanno amianto. La Regione ha indetto per favorire una campagna di smaltimento dei tetti di amianto un bando per finanziare tutti quei progetti che vedano la sostituzione del tetto con pannelli fotovoltaici: si ricorda che su questo tema anche il contributo del GSE è più premiante per queste sostituzioni. Dico questo perché il nostro ente non è interessato né nella fase di censimento, né in quella di controllo. Abbiamo quindi inoltrato la sua interrogazione all’AUSL – ha concluso Tosi – per quel che riguarda la sua prima domanda ed appena avremo la risposta sarà premura degli uffici inoltrargliela. Per quanto riguarda la sua seconda domanda, relativa all’edificio segnalato di nostra proprietà, ovvero lo spogliatoio della squadra di calcio Virtus Cibeno, questo è stato inserito insieme al Canile nel Bando dell’Unione Terre d’Argine sul fotovoltaico, in modo da sostituire la copertura di amianto utilizzando sia il Bando regionale sia il contributo incentivante del GSE”.

La consigliera Baggio in sede di controreplica, ricordando come in città sia nato un Comitato di cittadini sul tema amianto, ha invitato l’amministrazione a tenere gli occhi aperti su questo problema che riguarda la salute dei cittadini, bene primario.

APC INTERROGA SULLA ZONA NORD DELLA CITTA’

Esiste un progetto d’insieme sulla zona nord a Carpi? Questo il titolo che è stato dato all’interrogazione presentata dai consiglieri di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti e Giorgio Verrini nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 24 marzo.

“A Fossoli, secondo quanto riferito dalla stampa, potranno arrivare i rifiuti provenienti da Correggio, con eventuale ampliamento della struttura della discarica, nonostante precedenti dichiarazioni che ne restringevano l’utilizzo a raccolta dei sovvalli dell’impianto di compostaggio. Si apprende poi da varie fonti – ha spiegato Pivetti – che si tratterà dell’unica discarica al servizio dell’area nord. Il Sindaco di Correggio fa bene il proprio mestiere e merita un plauso, se non fosse che qui si parla di Carpi. La nuova centrale di smistamento Enel è molto più grande di quanto l’assessore Mirco Arletti dicesse a suo tempo ed è affiancata da un mega impianto fotovoltaico. Ci sono cumuli di inerti, all’apparenza una discarica, vicino alla Turbogas. La stessa Tred Carpi ha ampliato la propria area di pertinenza. Non si capisce bene il ruolo di Turbogas. Nella stessa area si è insediata la nuova struttura della società Ca.Re. di 26 mila metri quadrati, costituita tra Aimag, Unieco e Garc per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi. La Strada statale è dissestata, via Grilli anche, via Remesina quasi. Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta per sapere quali vantaggi pensa di portare il Sindaco alla città attraverso l’accordo con Correggio? La discarica servirà anche Mirandola? Quale impatto avrà questa eventuale scelta sulla viabilità, in considerazione degli automezzi pesanti che già servono Tred? Quale tragitto percorreranno i mezzi provenienti da Correggio? Quanti saranno? Qualcuno si preoccuperà di calcolarlo prima di concludere un accordo? Quanto sta accadendo a tutta la zona è stato tutto previsto e programmato o va sommandosi in modo casuale?

Come verrà considerato poi – ha continuato Pivetti – il Parco Eco Tecnologico e Didattico, la cornice che a questo punto potrebbe dare un senso a un settore del territorio comunale dove laghetti, Oasi naturalistica e Campo di concentramento si trovano a convivere con la discarica, l’Enel, il fotovoltaico, la Turbogas, Tred, Ca.Re. e tutto quello che stiamo vedendo a Fossoli? Come si spiega infine che dei due versanti (quello Eco e quello Tecnologico) prevale nettamente il secondo e non si nota nessuna preoccupazione di inserire i nuovi impianti o gli ampliamenti in una cornice ambientale, tanto che il Parco somiglia sempre più a una ‘foglia di fico’?

“La Provincia di Reggio Emilia – ha risposto l’assessore all’Ambiente Simone Tosi – sta pianificando la costruzione di un impianto di trattamento meccanico biologico nel territorio posto al confine fra i comuni di Correggio e Reggio. Questo impianto avrebbe caratteristiche simili a quello di Aimag presente a Fossoli per la parte relativa alla linea di selezione del rifiuto indifferenziato. E’ bene chiarire che nell’area impiantistica di Fossoli sono presenti: la linea di ‘selezione’ del rifiuto urbano indifferenziato; la linea di ‘qualità’ (il cosiddetto biotunnel e non solo) dove si conferiscono il rifiuto organico da raccolta differenziata, gli scarti agroindustriali, i rifiuti lignocellulosici; la discarica di appoggio all’impianto di compostaggio. Detto ciò l’impianto di Fossoli, linea di selezione, assolve alle necessità del territorio di pertinenza di Aimag e residua di una potenzialità che già oggi è messa a disposizione di altri produttori: quindi potrebbe ritirare una parte dei rifiuti reggiani, eseguire una lavorazione e restituirli in toto o in parte al gestore Iren. In questo caso i rifiuti di Iren sostituirebbero/integrerebbero quelli di altri clienti, senza necessità di aumentare la potenzialità oggi autorizzata. Non vi sarebbe quindi nessun aumento di automezzi in transito, o comunque nessun aumento oltre quanto già oggi autorizzato. Con la Provincia di Reggio Emilia non esiste nessun accordo, solo una ipotesi di collaborazione fra territori limitrofi (che fra l’altro appartenevano al ‘vecchio CSR’), rapporto già oggi attivo per il trattamento della frazione organica da raccolta differenziata (FORSU) sempre presso Fossoli ma destinati alla linea di qualità. Non esistono accordi e quindi nemmeno sono state definite delle quantità. La linea di selezione di Fossoli è autorizzata a ricevere fino a 70.000 t/anno di rifiuti in ingresso, quelli destinati da Aimag per il proprio territorio sono circa 30.000t/anno. Relativamente alla domanda se la discarica di Fossoli servirà anche Mirandola è opportuno ricordare che dal 2000 ad oggi le discariche di Aimag (Mirandola, Medolla, Fossoli) hanno servito alternativamente tutto il territorio dei comuni di Aimag (parte rifiuti, ovvero Carpi, Mirandola, Medolla, San Felice, Camposanto, Concordia, Cavezzo, Novi, San Possidonio, Camposanto, San Prospero) e che attualmente i rifiuti prodotti da Carpi sono smaltiti nella discarica di Mirandola; prima sono stati conferiti a Medolla, prima ancora a Fossoli. La scelta dell’una piuttosto che dell’altra discarica in esercizio è stata fatta dal gestore in funzione delle produzioni, di una minimizzazione dei costi di gestione e di una rotazione che consentisse una oculata distribuzione nel tempo. Ribadisco quanto già detto la scorsa settimana alla consigliera Baggio in questa sede: credo che usare al meglio gli impianti presenti sul territorio prima di programmarne dei nuovi sia un obiettivo saggio, e credo infatti che convenga a tutti usare al meglio l’impianto di compostaggio; ai cittadini di Carpi perché vedrebbero messo a valore un parte della impiantistica presente sul territorio, ai cittadini di Correggio perché non dovrebbero spendere soldi (in tariffa) per pagarsi un impianto che è presente a pochi chilometri dal loro territorio; all’ambiente perché non si duplicherebbero impianti inutilmente. In merito al Parco Eco-Tecnologico, devo precisare che il termine ‘parco’ si usa con la stessa accezione di ‘Parco eolico’ o ‘Parco fotovoltaico’ quindi non come parco urbano. Lo dico per sgombrare il campo da eventuali equivoci. Si parla di Parco Eco-Tecnologico perché su quel territorio sono presenti diversi impianti tecnologici (Tred, compostaggio, discarica, depuratore, ai quali si aggiungerà Ca.Re), e si definisce Eco perché questa impiantistica ha la funzione di ‘ridare vita’ a materia che in altri tempi e con altre scelte vedrebbe la sola via dello smaltimento. Quindi il Parco Eco-Tecnologico – ha concluso Tosi – ha sede in quella zona non per essere una ‘foglia di fico’, ma per essere il luogo in cui si mette a valore questa impiantistica e si cerca di creare un percorso che definisca una correlazione tra questi impianti”.

In sede di controreplica Giliola Pivetti ha spiegato in primis come il titolo dato a questa interrogazione non le garbasse e poi il fatto che non si fosse data risposta al quesito di tipo globale che proponeva: “qui si è parlato solo di pattume a Fossoli ma non si è detto nulla dei vantaggi che Carpi avrà dall’accordo con Correggio, e si è confermato che ci sarà un aumento dei Tir. Manca una visione di cornice, mi sembra che tutto si risolva come una somma di attività alla rinfusa, al di fuori di ogni programmazione della Giunta. Non siamo soddisfatti – ha concluso – della risposta di Tosi”.

APPROVATO UN ODG DEL SINDACO SULLE FONTI RINNOVABILI

Una proposta di ordine del giorno che chiede l’attuazione della direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, e firmata dal Sindaco di Carpi Enrico Campedelli, è stata presentata e votata nel corso del Consiglio comunale di ieri, giovedì 24 marzo.

Aprendo il dibattito su questo argomento l’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha illustrato la situazione locale e nazionale per quello che riguarda il settore, sottolineando come a Carpi dal 2007 al 2010 siano stati installati impianti fotovoltaici per 9500 Kw/picco, con 3100 famiglie interessate e 42 milioni di euro di investimenti sul territorio. “Una ciambella di salvataggio per il settore edile – ha detto – Abbiamo a rischio tre progetti come quelli del Parco Eco Tecnologico, della scuola di via Canalvecchio e relativi al bando dell’Unione Terre d’Argine, investimenti per 4-5 milioni di euro e 1,2 Mkw in totale. In zona ci sono ormai centinaia di persone che lavorano nel campo delle energie rinnovabili e almeno 50 i milioni di euro d’investimenti che le imprese private avevano preventivato per il 2011, ora messi in pericolo”.

Molte critiche al Governo sono state mosse da diversi consiglieri, riguardo il cosiddetto Decreto Romani che ha in pratica stoppato gli incentivi al settore. Francesca Cocozza (Pd), Lorenzo Paluan (Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc), Maria Grazia Lugli (Pd), hanno usato parole dure per definire questa scelta (“il Governo ha scelto il nucleare bloccando l’unico settore trainante dell’economia italiana” ha detto Cocozza, Paluan ha parlato invece di un provvedimento “criminale”, Lugli del fatto che è grave “che si intervenga in corso d’opera e che non si faccia chiarezza sulle priorità energetiche del nostro paese”). Cristian Rostovi (PdL), pur dicendosi critico anch’egli verso molte parti del provvedimento, ha ricordato come il Ministro Prestigiacomo abbia spiegato come entro la prossima settimana si arriverà a presentare un nuovo Decreto. Argio Alboresi (Capogruppo della Lega nord Padania) ha invece dal canto suo sottolineato come chi crede nel fotovoltaico “debba farlo a prescindere dagli incentivi e dalle convenienze economiche”. Il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha infine spiegato come il Decreto Romani recepisca una indicazione dell’Unione Europea. “Credo ci sia però stato un errore di valutazione nella tempistica; auspico una riflessione, ma sono anche preoccupato per il tema dell’utilizzo del territorio, dove stanno spuntando campi fotovoltaici dovunque e delle biomasse”.