Il SILP per la CGIL di Modena ha molto apprezzato la relazione presentata durante il convegno del 25 marzo u.s. dal Partito democratico provinciale sulle tematiche della sicurezza.
Un documento che tratta con decisione argomenti come la lotta alle forme di illegalità nel mondo dell’economia offrendo valide ipotesi di contrasto e, più in generale, sulle varie forme di reati che incidono negativamente sulla percezione di sicurezza dei modenesi.
Sono state toccate importanti tematica come il coordinamento tra le forze di Polizia nazionali e locali, percorso imprescindibile per il raggiungimento di validi risultati in tema di prevenzione e di lotta ad episodi di microcriminalità.
Al tempo stesso, il documento programmatico, fotografa, con grande esattezza, le gravi carenze di organico della Polizia di Stato ed in generale della Forze dell’Ordine statali.
A tal proposito, il SILP non può esimersi nel continuare a denunciare che tali carenze (-70 uomini) si riflettono negativamente sulle attività ordinarie della Polizia di Stato.
Allo stato attuale una buona parte delle risorse nonché degli uomini della Polizia di Stato vengono utilizzati per affrontare i tanti servizi connessi all’immigrazione (gestione del CIE, attività legate al rilascio dei permessi di soggiorno, servizi di accompagnamento alla frontiera).
Sembra che l’ago della bilancia si sposti sempre più su quel versante lasciando in “stand by” altre compiti di Polizia di certo non meno importanti.
Si tralasciano attività che comportano come diretta conseguenza un indebolimento del nostro impegno sul versante della prevenzione, elemento fondamentale per garantire il rispetto della legalità.
Proprio per questo abbiamo il timore che le nostre carenze, ed il disinteresse del Governo centrale sulle politiche della sicurezza, possono compromettere la buona risuscita dei tanti e validi progetti che le forze sane della nostra città ci chiedono a gran voce.
Basti pensare che oggi riusciamo a garantire lo stesso numero di volante di 20 anni fa mentre gli uffici investigati sono sottodati da un punto di vista organico rispetto alle altre Questure d’Italia di stessa grandezza.
Senza poi parlare del Posto integrato, fiore all’occhiello dell’integrazione fra Polizia di Stato e Polizia Municipale, voluta fortemente dalla Giunta BARBOLINI ma che di fatto, nel tempo, si è trasformato. Infatti, per rispondere ad esigenze politiche molti di quei poliziotti oggi espletano le attività di Poliziotto di quartiere.
(Il Segretario Generale Provinciale, Roberto Di Biase)