Un atto di pirateria istituzionale che non mancherà di far sentire le proprie conseguenze anche a Reggio. Questa è la corretta definizione di quanto accaduto ieri in Parlamento: l’improvvisa accelerazione del dibattito sull’abbattimento dei tempi per la prescrizione – non “processo breve”, ma “prescrizione breve” – mette a repentaglio 150mila cause a carico, anche – e per esempio – di stupratori, rapinatori anche a mano armata, bancarottieri, turbatori dei mercati.
E’ incredibile pensare che tutto questo accada, in realtà, per bloccare il processo a un imputato che porta con sé ampie responsabilità politiche e istituzionali. Si vergognino, in un colpo solo Pdl e Lega hanno svilito il ruolo del Parlamento, colpito il valore della Giustizia, messo a repentaglio la sicurezza dei cittadini con una amnistia occulta e soprattutto confermato che oggi lo Stato viene piegato alle esigenze di una sola persona a discapito di tutti gli italiani: esclusi, naturalmente, stupratori e rapinatori, certamente lieti della bella notizia. La Lega, che si è tanto riempita la bocca con il rigore e la moralità, anche in questo frangente mostra il suo asservimento al cavaliere e una totale assenza di responsabilità verso il paese.
E’ di poche settimane fa il grido d’allarme che il nostro Tribunale ha fatto per la sua scarsa dotazione di personale e di magistrati rispetto al fabbisogno. E’ la situazione peggiore in regione. Un appello accolto dai nostri Enti Locali – ricordiamo la convenzione sviluppata dalla Provincia, che ha portato alla partenza di 12 tirocini presso il Tribunale stesso – è, a quanto ci risulta, caduto nel vuoto a Roma, dove la Giustizia non è un diritto, ma un problema.
Con questo provvedimento non è difficile immaginare che saranno molte le cause anche penali a rischio di prescrizione breve a Reggio Emilia.
Anche a Reggio e provincia, venerdì e sabato, inizierà la mobilitazione informativa dei nostri circoli su questo vergognoso atto in sfregio alla Costituzione: è necessario che la gente sappia, e non saranno certamente i telegiornali orientati che siamo costretti a vedere a raccontare le cose come stanno.
(Roberto Ferrari, Segretario Provinciale PD)