Confagricoltura Reggio Emilia, attraverso il presidente Lorenzo Melioli, dopo avere sostenuto Mario Guidi nel corso della campagna elettorale, esprime le più vive felicitazioni al nuovo presidente nazionale, con la certezza che saprà interpretare le istanze della nostra agricoltura.
E’ stato eletto alla guida di Confagricoltura per il prossimo mandato della durata di tre anni il 49enne Mario Guidi, imprenditore agricolo nato a Codigoro (Ferrara) il 10 ottobre 1961.
Laureato in Scienze Agrarie all’Università di Bologna è attualmente presidente di ANB.
Mario Guidi, già componente uscente della giunta Vecchioni dal 2007, è stato presidente dell’Unione provinciale agricoltori di Ferrara.
“Sono un agricoltore e un imprenditore agricolo – ha dichiarato appena conclusa l’assemblea elettiva – e da questa esperienza personale parto per disegnare il profilo futuro della Confagricoltura”.
“L’agricoltura ha dato molto alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese, ma molto ancora potrà dare se il Paese sarà in grado di restituire almeno in parte quanto ha ricevuto – ha proseguito Guidi – così come sono convinto che abbiamo bisogno della politica, ma soprattutto abbiamo bisogno oggi di avere stabilità e certezze da parte dei nostri politici”.
“Credo nella necessità di una maggiore coesione nel settore, di cui il mondo agricolo ha sicuramente bisogno per affrontare le sfide future, a partire dalla costruzione di una nuova politica agricola comunitaria che dovrà essere più moderna e competitiva, più rispondente ad un’agricoltura europea profondamente cambiata negli ultimi anni”.
“Avrò bisogno di un foglio bianco – ha dichiarato infine Guidi – su cui scrivere le regole e definire le priorità dei prossimi mesi per Confagricoltura e per la nostra visione dell’agroalimentare. Ritengo che l’agricoltura debba avere una crescita armonica e poter contare su un modello multifunzionale del settore – ha concluso Guidi – ma sono convinto che un ruolo centrale per la crescita lo avrà la cooperazione e l’associazionismo economico e che occorrono progetti economici di filiera per rendere competitiva l’agricoltura italiana”.