Alla fine la magistratura ha parlato e ha detto che non c’è stata concorrenza sleale né diffamazione. Ha vinto per ora la libertà di esprimere il proprio pensiero, e di raccontare i fatti. Legittimamente Coop Estense ricorrerà se lo riterrà necessario. Si tratta in fondo di una normale battaglia fra colossi della distribuzione per affermare il proprio diritto ad esistere. In questa situazione però, la lotta così dura è permessa da un potere politico, vero colpevole della situazione, interventista quando si tratta di amici, e molto arbitro imparziale quando in posizione di forza sono “altri”.

Non credo che la città abbia guadagnato qualcosa da questa situazione, se non una voce in meno sul mercato. E questo non è un vantaggio: l’arbitro, ovvero il Comune, non deve essere imparziale fra due contendenti, bensì accertarsi che quanto avviene sia fatto secondo regole, e per il bene della comunità, in questo consiste l’equidistanza. E per raggiungere quest’ultimo scopo, sempre all’interno della legge, dovrebbe muoversi non a “vantaggio” di qualcuno, ma usare la propria moral suasion per il bene della città.

Non si è voluto fare: e la battaglia che è venuta dopo in realtà è frutto della posizione pilatesca della politica. La città, ancora una volta, ringrazia.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)