Il sistema di tariffazione dei rifiuti basato sul calcolo delle superfici delle abitazioni è iniquo, altroché giustizia e progressività. Un anziana signora con una pensione di 500 euro al mese e un ampio appartamento, che produce pochissimi rifiuti, si trova a pagare anche per gli incivili che non differenziano nemmeno le bottiglie di vetro. Quindi, il sistema studiato dal Comune serve a fare cassa, premia gli incivili e penalizza situazioni limite, acuendo alcuni disagi sociali.

Per cominciare a correggere queste distorsioni abbiamo presentato una mozione che presto verrà discussa, per premiare i cittadini che fanno il porta a porta, facendoli pagare con il metodo puntuale. 

L’unico metodo veramente equo è infatti quello applicato nei comuni seri che fanno il porta a porta, la tariffa puntuale: paghi in base a quanti rifiuti indifferenziati produci, più riciclo meno paghi, un incentivo ad essere virtuosi. Metodo attuato da anni anche nella provincia di Salerno, oltre a ricordare l’eccellenza del consorzio Priulia nella leghista provincia di Treviso.

Una proposta che facciamo da tempo, e che ribadiamo ora: si destinino i proventi della lotta all’evasione per abbassare le tariffe a chi fa il porta a porta, cioè i cittadini più virtuosi.

Delrio punta al modello Napoli, esaurimento graduale delle discariche, per giustificare grossi appalti per inutili impianti di trattamento dell’indifferenziato, come gli inceneritori emiliani a cui manca il combustibile.

Le dichiarazioni del responsabile commerciale di IREN, secondo cui applicare la tariffa puntuale è costoso e non efficace, dimostra che questa società non è capace di fare questo mestiere come richiesto nel terzo millennio.

Pertanto, considerato che a fine anno scadrà l’appalto per la gestione rifiuti, se IREN si vuol far da parte non piangerà nessuno.

(Matteo Olivieri, Consigliere Comunale Lista Civica Reggio 5 Stelle Beppegrillo.it)