La statistica stilata dal Sole 24 Ore che colloca Modena nella top-ten per numero di reati denunciati, allarma in particolare le imprese commerciali. Lo afferma Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena, registrando il fatto che sono i furti negli esercizi commerciali a collocare saldamente Modena ai primi posti nell’inquietante classifica della sicurezza.
Confcommercio rileva come, d’altra parte, si registri un calo nel numero della rapine dovuto anche ai dispositivi antirapina per i quali sono riaperti, dal 1 aprile fino al 31 luglio, i termini per ottenere i contributi a fondo perduto.
Oggi l’evoluzione tecnica del progetto Confcommercio, basato sull’accordo col Ministero dell’Interno, sottoscritto anche a livello nazionale da Confesercenti, consente maggiori margini di sicurezza, combinati con la possibilità di controllo del territorio.
La presenza infatti, di telecamere digitali a raggi infrarossi, permette alle Forze dell’ordine, di controllare il territorio antistante gli esercizi, in funzione sia di prevenzione del reato che di eventuale indagine successiva. Con la nuova tecnologia le Forze dell’ordine sono in grado di controllare, 24 ore su 24, la strada in cui sorge l’esercizio, anche in assenza di intervento di allarme dell’esercente, con una memoria dei dati fino a sette giorni. A completamento della sicurezza dell’esercizio, la nuova tecnologia prevede la trasmissione diretta del sonoro dell’eventuale rapina, direttamente alla polizia o ai Carabinieri.
È anche possibile la tutela dell’esercizio in assenza dell’esercente, ad esempio la notte, in quanto anche la sola intrusione da parte dell’eventuale ladro, fa scattare l’allarme verso gli Istituti di Vigilanza, beninteso se esiste un contratto con un Istituto convenzionato.
A proposito dei contributi, questi possono essere richiesti anche rivolgendosi all’Ufficio Sicurezza di Confcommercio Modena, via Begarelli, 31 – tel. 059 7364335.
Si ricorda che i benefici a favore delle categorie del commercio più esposte a fatti criminosi (maneggio di denaro contante – farmacie, tabaccherie, oreficerie, ristoranti, bar, pratiche auto, ecc.) possono raggiungere il 50% della spesa per l’impianto, fino a un massimo di € 2000. Il fondo partecipato dalla CCIAA e da 30 comuni della provincia, assegna i contributi in base all’ordine di presentazione delle domande. È dunque importante essere tempestivi e confidare anche nella partecipazione al fondo, oltre che della Provincia di Modena sempre presente negli anni scorsi, anche dei comuni finora assenti. Il contributo scende infatti dal 50% al 40%, se il comune non partecipa al fondo.