Mercoledì 13 aprile alle ore 21 Raniero La Valle terrà in Gabella un incontro organizzato in collaborazione con l’Associazione Reggiana per la Costituzione. “Paradiso, Costituzione, Unità” è il tema dell’incontro che sarà coordinato dal prof. Mauro Bortolani e sarà un’occasione di confronto e dibattito per concepire il ruolo della Costituzione a difesa della libertà e dell’unità d’Italia. La Valle è uno degli strenui difensori di tre pilastri sociali dell’Italia repubblicana: “La mia risposta – sostiene La Valle – è che del Novecento restano, insieme a molti altri doni, quelle tre grandi cose che furono la Costituzione, il Concilio, e il 68. Ma nessuna di queste cose potrà sopravvivere, se non sarà assunta con amore, così come per amore sono state compiute”.

Raniero La Valle, presidente dei Comitati Dossetti per la Costituzione, è una delle figure simbolo nella storia repubblicana. Ha diretto, a soli 30 anni, L’Avvenire d’Italia, il più importante giornale cattolico nel quale ha seguito e raccontato le novità e le aperture del Concilio Vaticano II. Se ne va dopo il Concilio (1967), quando inizia la normalizzazione che emargina le tendenze progressiste del cardinale Lercaro. La Valle gira il mondo per la Rai, reportages e documentari, sempre impegnato sui temi della pace: Vietnam, Cambogia, America Latina. Nel 1976 La Valle entra in Parlamento come indipendente di sinistra; si occupa della riforma della legge sull’obiezione di coscienza.

PARADISO E LIBERTA’. La Valle, che ha da poche settimane compiuto 80 anni ha dato alle stampe il volume “Paradiso e libertà” che affronta la relazione tra fede, giustizia e libertà: “ogni volta che sono stati liberati dei prigionieri – sostiene La Valle- che sono state chiuse le Inquisizioni, che sono, stati arrestati gli usurai, che sono stati sconfitti i mafiosi, che hanno acquistato diritti gli operai, che sono uscite le donne dalle mani di padri e padroni, e ogni volta che sono state scritte le Costituzioni, si è stabilito un pezzo di paradiso in terra; e ogni volta che questo accade, si accorciano le distanze tra i due paradisi, e l’uomo, se è divino, puo trovarsi a casa sua in ambedue le città”.