Giovedì scorso – 28 Aprile –  verso le ore 20 circa, la volante di zona interveniva presso il “phone center” di via Mazzoni 33 per una aggressione violenta a scopo di rapina in danno dei due gestori pakistani. Sul posto si apprendeva che poco prima, un individuo pretendeva di poter utilizzare la postazione internet senza fornire un documento di identità, così come prescritto dalla normativa vigente.

Al rifiuto dell’erogazione del servizio, costui andava in escandescenza ed aggrediva con calci e pugni i gestori pakistani procurandogli lesioni giudicate poi guaribili in giorni 7 e 20 s.c. minacciandoli anche estraendo un coltello di grosse dimensioni dalla tasca

Una volta resi inoffensivi i gestori, l’energumeno entrava nella postazione ove è collocata la cassa, utilizzata anche per i versamenti di denaro all’estero, e rapinava la somma di circa 2000 euro dandosi poi alla fuga facendo perdere le tracce.

Grazie alle precise descrizioni somatiche fornite dai rapinati questo ufficio diramava le ricerche a tutte le pattuglie in quanto si sospettava che l’aggressore fosse un frequentatore abituale della zona stazione ferroviaria.

Infatti, nel pomeriggio di ieri, verso le ore 13.45 circa, una pattuglia di volante veniva dirottata immediatamente dalla centrale operativa in zona Stazione ferroviaria in quanto i due pakistani aggrediti il giorno precedente avevano riconosciuto il rapinatore-aggressore mentre camminava tranquillamente in strada.

Dopo una breve ricerca lo stesso veniva individuato e, vistosi scoperto, si dava a precipitosa fuga sotto i portici di via Crispi per fuggire alla cattura. Gli Agenti lo inseguivano a piedi fino all’interno di un negozio di parrucchiere ove veniva catturato dopo una breve colluttazione. Era ancora vestito come quando aveva consumato la rapina.

Portato subito in Questura si accertava che lo stesso, A.M. nigeriano di anni 27, era sedicente e clandestino sul territorio nazionale e con precedenti per immigrazione clandestina e resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

Veniva infine sottoposto a fermo di P.G. e rinchiuso presso la casa circondariale S.Anna a disposizione del P.M.di turno.