Unione universitaria prende le distanze da quanto espresso durante la trasmissione “Anno Zero” dello scorso 28 aprile dal prof. Franco Battaglia (http://www.youtube.com/watch?v=LBoAFt-YNLY), specificando che è inaccettabile sostenere che a Chernobyl ci siano state solo 58 morti immediate e alcuna radiopatologia successiva al disastro (no leucemie, no tumori solidi, no effetti genotossici, no malformazioni), minimizzando le reali conseguenze di quel disastro nucleare e del più recente disastro di Fukushima, perché in quel caso non si sta più ragionando nell’ambito di opinioni divergenti di politica energetica, ma si sta ragionando nell’ambito di un’offesa alla verità, che diventa doppiamente offensiva quando si tratta di vite umane.

Per questo Unione universitaria invita TUTTI ad andare a votare al referendum del 12 giugno per votare Sì ed impedire che il nostro Paese ritorni al nucleare (sempre che venga permesso ai cittadini di esprimersi in tal proposito), perché le politiche energetiche devono guardare al futuro e non al passato, perché puntare sulle rinnovabili non è più un sogno lontano ma una realtà di energia pulita oggi rincorsa da tutto il mondo. Non permettiamo che l’Italia diventi un fanalino di coda anche in questo.

(Unione universitaria Modena)