La prolungata permanenza dei giovani in famiglia è senza dubbio un fenomeno/problema che caratterizza in nostro Paese. Difficoltà economiche o attaccamento al valore della famiglia? Proprio partendo dal presupposto che siano le difficoltà economiche – in primis le condizioni di lavoro precarie e la mancanza di risorse finanziare per accedere alla casa – l’ostacolo all’autonomia dei giovani, al loro passaggio all’età adulta, il sindacato inquilini Sunia di Modena promuove mercoledì 25 maggio la conferenza-dibattito “Cerco lavoro, cerco casa, cerco un futuro dignitoso. I giovani al tempo della crisi”.

L’iniziativa è prevista al pomeriggio alle ore 14.30 presso la sala “9 Gennaio 1950” della Cgil di Modena (piazza Cittadella 36).

Sono previsti gli interventi introduttivi di Laura Mariani del Dipartimento Ambiente e Territorio della Cgil nazionale e di Claudio Argilli segretario sindacato atipici NidiL/Cgil Modena.

A seguire il dibattito, coordinato da Antonietta Mencarelli segretario Sunia Modena, con interventi di Daniele Barbieri del Sunia nazionale, Giancarlo Muzzarelli assessore regionale Politiche Abitative, Maria Cecilia Guerra docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Lauro Lugli presidente Legacoop e Abitcoop, Stefano Betti presidente provinciale Ance e Antonio Finelli presidente Unicapi.

L’incontro si apre con l’esposizione di Laura Mariani della Cgil nazionale dei risultati dell’indagine on line condotta attraverso questionari su una vasta platea di giovani tra i 18 e 35 anni sulle ragioni della loro prolungata permanenza nella famiglia d’origine.

Il segretario di Nidil/Cgil Argilli farà il punto sul mercato del lavoro e le condizioni del lavoro precario e atipico, in una provincia come quella di Modena dove il tasso di disoccupazione giovanile è del 30% (dato inedito per la nostra provincia, figlio della crisi), solo il 18% dei nuovi avviamenti al lavoro è a tempo indeterminato e aumentano i contratto a termine e precari.

Dopo gli interventi preliminari, nel dibattito saranno affrontate diverse tematiche: qual è la situazione abitativa a Modena provando a delineare le politiche adottare per garantire alle famiglie, ai giovani, agli studenti fuori sede, ai pensionati un alloggio adeguato per qualità, dimensioni e costi.

Al centro dell’attenzione anche la latitanza del Governo nel varare un vero Piano Casa, l’importanza del ruolo e delle risorse degli Enti locali (Regione e Comuni) per rispondere ai bisogni alloggiativi in particolare di quei nuclei i cui bisogni non possono essere soddisfatti dalle condizioni di mercato per basso reddito e condizione di precarietà lavorativa.

Sarà affrontato anche il tema della leva fiscale locale/nazionale, sia rispetto alla politica della casa (in particolare gli incentivi fiscali rivolti a costruttori, inquilini e proprietari), sia il tema degli incentivi fiscali per migliorare l’accesso al lavoro dei giovani.

Nel dibattito sarà chiesto anche quale ruolo possono giocare sia la cooperazione che l’impresa privata nello stimolare l’housing sociale, e in particolare l’alloggio per l’affitto permanente. Si tratta di progetti utopistici, o possono invece trovare a Modena concreta realizzazione?

Antonietta Mencarelli del Sunia di Modena ricorda alcuni dati sull’emergenza abitativa nella nostra provincia: sono 6.100 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) e le famiglie che le occupano pagano un canone medio mensile di € 143 ed hanno un reddito medio annuo di € 9.500. In lista di attesa per l’assegnazione di alloggi Erp sono ben 4.000 famiglie con un reddito medio annuo di € 13.900.

Nel 2010 sono state 1.568 famiglie ad avere subito lo sfratto, di cui il 95% per morosità. Nella maggioranza dei casi la morosità è incolpevole, dovuta cioè alla caduta totale o parziale del reddito a causa della crisi economica.

Sono 11.200 le famiglie modenesi con reddito medio annuo di € 16.000 che hanno chiesto il contributo per l’affitto ai Comuni.

Nella nostra provincia si è verificato il crollo del 24,9% del mercato dei mutui (quarto trimestre 2010), è il crollo più alto nel trend regionale, ed è principalmente dovuto alla crisi economica e all’aumento dei lavori atipici e a tempo determinato (a livello nazionale solo il 6% di richieste di mutui per la casa arrivano da giovani lavoratori precari).

Alla conferenza del 25 maggio sono stati invitati numerosi ospiti in rappresentanza di enti locali, partiti politici, associazioni inquilini, associazioni di categoria, dei piccoli proprietari, dei sindacati confederali.

Fra gli altri, hanno assicurato la presenza e un contributo alla discussione, l’assessore provinciale Francesco Ori e l’assessore comunale Francesca Maletti, l’assessore di Carpi Alberto Bellelli, il presidente e vice presidente di Acer Vito Tedeschini e William Zaccarelli e il direttore Nadia Paltrinieri, Giovanni Guazzaloca di Asppi, Eugenia Cella del Sicet, Daniela Bortolotti della Cgil regionale, Donato Pivanti e Tania Scacchetti della Cgil di Modena e Sauro Serri segretario sindacato edili Fillea/Cgil, alcuni studenti medi e universitari.