La Galleria civica di Modena ha ottenuto un finanziamento di 50 mila dollari dalla Terra Foundation for American Art di Chicago per la più ampia retrospettiva italiana dedicata a Josef Albers, che inaugurerà il prossimo autunno a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini.
La prestigiosa istituzione americana, fondata nel 1978 dall’uomo d’affari e collezionista d’arte Daniel J. Terra (1911-1996) per promuovere la cultura e la storia dell’arte degli Stati Uniti, finanzia e sostiene mostre, programmi di ricerca, borse di studio, pubblicazioni, corsi di formazione e specializzazione volti allo studio, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio e dell’arte contemporanea americana nel mondo.
La Galleria civica di Modena è la quarta istituzione culturale italiana ad aggiudicarsi un finanziamento dalla Terra Foundation per una mostra; in precedenza, fondi sono stati destinati dall’istituzione americana all’Azienda speciale Palaexpo, al Museo Carlo Bigotti di Roma e a Palazzo Magnani a Reggio Emilia. Nel resto del mondo hanno ricevuto finanziamenti, tra gli altri, la Morgan Library and Museum di New York, il Whitney Museum of American Art di New York, la National Gallery of Art di Washington, la National Gallery e la Tate di Londra, la Stanford University di Palo Alto, in California.
I 50 mila dollari della Terra Foundation vanno ad aggiungersi al sostegno che la Fondazione cassa di risparmio di Modena assicura da anni alla programmazione delle mostre, delle iniziative e degli eventi organizzati dalla Galleria civica e consentiranno una ricerca più ampia e approfondita e una più efficace promozione della mostra.
Curata da Marco Pierini, la retrospettiva dedicata all’artista tedesco Josef Albers (1888-1976), divenuto cittadino americano nel 1939 e docente all’Università di Yale, si propone di ricostruire il percorso dell’artista in tutte le sue fasi salienti, dagli anni della Bauhaus di Weimar, di Dessau e di Berlino a quelli del Black Mountain College e, infine, di New Haven. La totalità delle opere arriverà dalla Anni & Josef Albers Foundation di Bethany, con la sola eccezione del primo “Omaggio al quadrato”, gentilmente concesso da una collezione privata di New York.
La mostra affronterà, anche se in sintesi, il design di Albers, raffinatissimo creatore di mobili, caratteri tipografici e oggetti eleganti e originali come copertine dei dischi per la Command Records, la casa discografica fondata dal violinista e ingegnere del suono Enoch Light, la prima a proporre l’innovativa confezione apribile.
Il catalogo renderà infine ragione dell’importanza di Albers teorico dell’arte e del suo straordinario ruolo didattico, sia negli anni della Bauhaus che nel decennio trascorso al Black Mountain College assieme a John Cage e Merce Cunningham, formando artisti come Cy Twombly, Robert Motherwell, Robert Rauschenberg e Kenneth Noland.