La prova del funzionamento del sistema informatizzato, che a partire dal 1 Giugno dovrebbe assicurare la piena tracciabilità del percorso dei rifiuti speciali delle imprese (SISTRI) è andata malissimo. Netta la reazione di tutte le organizzazioni delle imprese modenesi, che in modo compatto chiedono al Governo un’ulteriore proroga, pena gravi disservizi e rischi. Il commento di Vanni Bulgarelli, coordinatore del Forum provinciale Pd Ambiente.

«Siamo pienamente solidali con tutte le imprese modenesi, e sosteniamo l’azione coerente delle loro associazioni per un nuovo rinvio dell’entrata in funzione del SISTRI dopo l’ennesimo flop del sistema. La componente informatica ha dimostrato più di una inaffidabilità tecnica, malgrado la spesa ingente sostenuta e i costi di funzionamento a carico delle imprese. Tuttavia, emerge anche un problema di architettura del sistema, che impone un suo ripensamento. I punti di debolezza riguardano infatti tutta la filiera e i diversi passaggi che interessano: produttori, trasportatori, smaltitori.

Siamo fermamente convinti della necessità di modernizzare le attuali procedure cartacee, riducendo gli adempimenti burocratici per le imprese, i costi e migliorando l’efficacia dei controlli sui flussi di rifiuti, ma non si possono mandare le imprese allo sbaraglio. Non tranquillizzano, anzi confondono, le proposte del ministro Prestigiacomo di iniziare con le imprese maggiori, di applicare sanzioni miti e mantenere un doppio regime telematico e informatico. Ciò che serve, a integrazione dei controlli è investire, come abbiamo fatto a Modena e in Emilia-Romagna, nelle strutture che consentano di gestire al meglio i rifiuti speciali, fornendo alle imprese servizi di recupero, trattamento e smaltimento vicini, sicuri e meno onerosi».