L’assessorato alla Cultura e ai Giovani del comune di Bibbiano è lieto di comunicare che il 26 Maggio alle ore 21:00, la Sala Polivalente del Cinema Teatro Metropolis avrà l’onore di ospitare Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe (meglio noto come Peppino) Impastato. Figlio di famiglia mafiosa, Peppino contrastò sin da ragazzo l’attività del padre, venendo così cacciato di casa. Avviò allora un’attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1976 costituì il gruppo Musica e cultura, che svolgeva attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti, ecc) e fondò Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denunciava i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell’aeroporto. Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici. Peppino venne assassinato il 9 maggio 1978, da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Le indagini sul suo omicidio si protrassero fino al 5 marzo 2001, giorno in cui la Corte d’assise riconobbe Vito Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi, colpevole, condannandolo a 30 anni di reclusione. L’11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti fu condannato all’ergastolo.

La storia di Peppino e di quei famosi “100 passi” che lo separavano dalla casa di Badalamenti, verrà approfondita grazie all’incontro e al dialogo con suo fratello Giovanni, il quale in una recente intervista ha dichiarato: “E’ importante che siamo riusciti a trasmettere il messaggio Peppino, un messaggio di rottura non soltanto con l’ambiente e la società dove lui viveva, ma soprattutto con la famiglia. Tutti sanno che la nostra era una famiglia di origine mafiosa e Peppino ha operato la sua rottura all’interno della famiglia. Questo è sicuramente un fatto storico ed unico nel movimento antimafia. Secondo me è molto educativo e, allo stesso tempo, ho percepito che le nuove generazioni si sono legate tanto a questa figura”.

Questo appuntamento è frutto della collaborazione con “Percorsi di cittadinanza e Legalità”, progetto educativo regionale del Consorzio Oscar Romero, affidato alla cura scientifica di Rosa Frammartino.

Ingresso libero.