Il comunicato di Guandalini, se ce ne fosse ancora bisogno dopo l’uscita dalla lega della Gottardi e di Gandini, certifica la crisi della lega e più in generale la crisi politica in cui versa questa maggioranza di centro destra a Sassuolo. Giova ricorda che Caselli è stato eletto ad un ballottaggio con 140 voti di scarto, senza l’apporto della lega nord questo risultato sarebbe stato impossibile da ottenere, ed oggi questa stessa lega afferma che si è rotto il patto con gli elettori e che bisogna cambiare.
Coerenza vorrebbe che Caselli – il guru a cui si rivolge Guandalini – presentasse le sue dimissioni visto che oggi governa Sassuolo con una netta minoranza.
Agli amici Gottardi e Gandini ci permettiamo di far presente che i motivi personali in politica non esistono: avrebbero potuto per motivi personali iscriversi al gruppo del pdl invece hanno scelto il gruppo misto per lanciare alla ex maggioranza di governo un chiaro messaggio di scontento dopo soli venti mesi di governo.
L’uscita di Gandini e Gottardi, il comunicato di Guandalini evocano uno scenario preoccupante per Sassuolo: ancora immobilismo e continue trattative per soddisfare gli “appetiti” di tutte le variegate anime della ex maggioranza sassolese, come al solito sulla pelle dei cittadini che invece attendono risposte concrete ai loro problemi: come ad esempio, il lavoro che ancora non c’è e le scuole sassolesi che anche il prossimo anno saranno costrette a tagliere l’offerta formativa.
(Gruppo Consigliare PD)