È stata prorogata fino a domenica 5 giugno la mostra sull’antifascismo modenese tra le due guerre (1920-1943) intitolata “In direzione ostinata e contraria”. Curata da Claudio Silingardi e da Giovanni Taurasi (Direttore e Ricercatore dell’Istituto storico di Modena), la mostra è realizzata con il contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Mirandola, Carpi, Modena e Vignola, ed è promossa dal Comune di Mirandola nell’ambito del programma per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.
L’iniziativa mette a tema la dimensione storica all’antifascismo modenese e, più in generale, emiliano-romagnolo, spesso rappresentato nel dopoguerra come “mito identitario” e, in quanto tale, utilizzato nel dibattito e nella lotta politica a scapito della sua concreta e talvolta contraddittoria connotazione storica. L’intento è di esplicitare la complessità di questo fenomeno, presentando in modo sintetico ma puntuale le sue diverse sfaccettature, nella consapevolezza che sono esistite varie forme di antifascismo, e che questo, pur essendo un fenomeno sicuramente minoritario, anche se non marginale, va conosciuto all’interno delle relazioni con il sistema di potere e di repressione proprio del regime fascista. La mostra precede l’uscita del “Dizionario storico dell’Antifascismo modenese”, un’importante opera in due volumi promossa dall’Istituto Storico di Modena con il contributo delle quattro Fondazioni bancarie, la cui uscita è prevista a breve.
La mostra sarà visitabile il venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Possibilità di visita anche giovedì 2 giugno dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Informazioni: tel. 0535/609994-29519-29525, fabio.montella@comune.mirandola.mo.it.