Con riferimento alla nota emessa dalla Presidenza della CNA sezione di Sassuolo, riteniamo utili due premesse: – in data 13 maggio 2008 un nostro rappresentante nel Consiglio Comunale di Sassuolo presentò interrogazione al Sindaco circa lo stato di attuazione della norma che prevedeva la partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento dei redditi,contenuta nell’art. 1 del D.L. 203/2005 (per la cronaca la risposta fu negativa dato che non era stata firmata convenzione);

– sulla proposta della CNA Provinciale del marzo 2011, tesa a creare un fondo straordinario per le imprese, da reperire dagli incassi della collaborazione tra Comuni ed Agenzia delle Entrate, il PSI ha emesso, in data 10 marzo 2011, una nota diretta alla stessa organizzazione e per conoscenza alla stampa locale (senza riscontro) contenente apprezzamento per la proposta ed impegno per la sua riuscita.

Con altrettanta chiarezza, il PSI, ritiene non convincente la lamentela della Presidenza della CNA di Sassuolo di non essere stata “informata preventivamente“ dell’avvenuta sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Comune di Sassuolo ed Agenzia delle Entrate, proprio in applicazione della norma sopraccitata.

Una cosa è certa: il notevole ritardo accumulato dal Comune di Sassuolo, con il silenzio di tutte le componenti politiche ed economiche della città, senza considerare, in questa sede, l’ipotesi di un mancato incasso visto il successo ottenuto da alcuni Comuni della Provincia di Modena, compreso il mancato fondo straordinario per le imprese, proposta dalla CNA.

La collaborazione tra Comuni ed Agenzia delle Entrate, secondo noi, è da inquadrare nei meri atti amministrativi tenuto conto che l’ambito di intervento è ben codificato e circoscritto a specifiche fattispecie,  non negoziabili.

La proposta CNA sulla destinazione degli eventuali incassi è da prendere in considerazione e quindi negoziabile.

Valenza politica, diversa, è contenuta nella norma di cui al D.L. 78/2010 che prevede la istituzione dei Consigli Tributari nei quali è prevista, anche, la presenza dell’associazionismo, si auspica con presenza qualificata, proprio per dare un indirizzo alla strategia antievasione fiscale.

Anche in questo caso si stanno accumulando ritardi nella più completa afasia di chi avrebbe interesse a partecipare alla formazione della politica fiscale territoriale.

(Mario Cardone, Segreteria Provinciale PSI Modena)