La provincia deve convocare la conferenza dei servizi, e i sindaci dei comuni su cui impattano i fumi del termovalorizzatore tra cui Castelfranco, per decidere di potenziare con la terza linea lo smaltimento dell’indifferenziata, anche bruciando i rifuti indifferenziati provenienti dalle altre regioni.
Perciò il Sindaco di Castelfranco ha oggi una buona occasione per difendere gli interessi dei suoi cittadini e per essere coerente con la linea ecologista promessa in campagna elettorale. Dica NO alla terza linea dell’inceneritore di Modena che incide tantissimo sull’inquinamento dell’aria del comune di Castelfranco. Se L’amministrazione di Castelfranco dicesse si alla terza linea dell’inceneritore andrebbe contro a tutti gli obiettivi e agli impegni presi sulla riduzione dell’inquinamento compreso il piano per diminuire le emissioni del 20% entro l’anno 2020. Sappiamo tutti che potenziare l’inceneritore significa aumentare l’inquinamento dell’aria che respiriamo, perchè anche sul nostro territorio impattano fortemente i fumi degli attuali due camini del termovalorizzatore di Modena e significa anche non volere puntare in modo reale e incisivo sulla raccolta differenziata, che doveva essere invece obiettivo dell’amministrazione. Qui l’unica politica ambientale seguita dagli amministratori è quella che garantisce interessi economici a scapito della salute dei cittadini e dell’inquinamento ambientale. La politica ambientalista della sinistra anche in questo caso, è solo uno spot usato in campagna elettorale, ed è smentita poi dai suoi stessi amministratori, e Castelfranco non fa eccezzione.
(Righini Rosanna, PDL)