“In questa tornata elettorale in provincia di Modena sono andati alle elezioni sei comuni. Prima del voto il Partito democratico ne governava cinque su sei. Ora ne governa solo 4. Un risultato indiscutibilmente negativo. In più il Pd è stato costretto al ballottaggio nella rossa Finale Emilia dove essere riusciti ad andare al secondo turno è già un successo per il centrodestra. Forse il segretario provinciale del PD di Modena Baruffi oggi festeggia i candidati della sinistra estrema di Milano e Napoli Pisapia e De Magistrisis, per tentare di far passere in secondo piano il poco lusinghiero bilancio del Pd a Modena. Alla fine il dato modenese del Pd è ancora peggiore se consideriamo che nel resto del Paese la sinistra ha vinto. In provincia di Modena invece il Pd arretra. Che cosa abbia quindi da celebrare Baruffi rimane un mistero”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, commentando le dichiarazioni del Segretario provinciale del PD Baruffi che hanno registrato un arretramento del Partito democratico in provincia di Modena.

“Se l’esultanza di Sel e Di Pietro può trovare una giustificazione a livello nazionale, dove si sono affermati i loro candidati, ai quali il PD era al massimo al traino, a Modena la contentezza baruffiana non trova fondamento. Il Pd ha perso comuni anziché guadagnarne. Oggi, i veri padroni, anche a Modena, sono quelli delle ali estreme che hanno l’ipoteca delle prossime alleanza alle elezioni amministrative. Questa tornata elettorale ci consegna un Pd in provincia di Modena che governa meno comuni ed è più ricattabile politicamente da suoi alleati che si sono trasformati nei nuovi padroni. E non sarà con i giri di parole o con le arrampicate sugli specchi che Baruffi riuscirà a confutare questa realtà incontrovertibile”.