Si allarga l’inchiesta della Procura di Bologna sulle irregolarità legate al rilascio e all’utilizzo dei permessi auto per disabili che permettono di circolare nelle zone interdette al traffico del centro città. Permessi da residente temporaneo in centro città sospetti, perchè senza documentazione, sarebbero stati esposti sulle auto di 9 calciatori rossoblù e di alcuni loro familiari.
E’ l’ultimo sviluppo dell’inchiesta del Procuratore aggiunto Giovannini, che aveva già portato a scoprire che le targhe di alcuni giocatori del Bologna sono legate a permessi handicap. Visto che con la targa legata al pass invalidi si può solo accedere in centro senza parcheggiare i giocatori si sarebbero dotati del pass residente temporaneo.
I permessi, secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati rilasciati dalla cooperativa alla quale Atc e Comune di Bologna hanno appaltato il servizio relativo ai pass per disabili. Sono in corso accertamenti per verificare eventuali singole responsabilità, sotto questo aspetto, di dipendenti della cooperativa.
Al momento nessun calciatore risulta indagato in questo aspetto dell’inchiesta. L’unico nome iscritto sul fascicolo degli indagati resta, al momento, Di Vaio per la vicenda relativa ad una quarantina di multe annullate con giustificazione di accompagnamento handicap.