“I tempi stringono e ad estate già inoltrata ancora si sa ben poco degli elementi e dei processi che, entro la fine dell’anno, dovrebbero portare alla fusione di ATCM in Seta. Si tratta di un processo importante che avrà ripercussioni su tutto il sistema del trasporto urbano ed extraurbano.

Ad oggi, tuttavia, non c’e chiarezza. Non abbiamo infatti sufficienti elementi per valutare nel merito, e soprattutto nei tempi adeguati, quali saranno le modalità della fusione e la ricaduta sui servizi. Questo è preoccupante. Deliberare entro il 31 luglio sostanzialmente al buio e’ impossibile, come e’ surreale pretender di scegliere la strada della fusione in SETA nella solita logica della emergenza. I tempi infatti comunque stringono per una operazione cosi importante che pretende di andare a segno in alcuni mesi dal suo annuncio, e cioè entro la fine dell’anno.

Nessuna pregiudiziale a monte, sia chiaro, ma ci servono informazioni analitiche e di merito, che ancora mancano, Gli utenti hanno già pagato troppo caro le ultime scelte imposte dall’alto sul TPL che da inizio anno su Sassuolo hanno portato ad un improvviso taglio delle corse ferroviarie, a quelle delle corse urbane al sabato pomeriggio e ad un aumento delle tariffe. Su SETA: siamo disponibili ad un confronto serio e responsabile sui contenuti ad oggi piuttosto nebulosi, ma non possiamo e non vogliamo permettere che dietro i vantaggi declamati dalla stessa Regione, in termini di razionalizzazione di costi e ottimizzazione di servizi, possano celarsi ulteriori penalizzazione per gli utenti. Noi continueremo a monitorare affinché ciò non avvenga e a sollecitare gli organi competenti affinché siano messe a disposizione, in tempo utile, tutte le informazioni necessarie per capire , valutare, discutere, e quindi formare un consapevole convincimento in merito all’opportunità di questa fusione e alle sue conseguenze sui fruitori e lavoratori del TPL”.