Un lungo dibattito ha preceduto l’approvazione della variazione al Bilancio di previsione 2011 votata dal Consiglio comunale lunedì 26 settembre. Il capogruppo della Lega nord Stefano Barberini ha aperto la discussione definendo “ridicola” la concomitanza della variazione con la comunicazione del sindaco, prevista in serata. “Basta leggere il bilancio – ha aggiunto – per vedere quanti sprechi ci sono” e, rivolto alla maggioranza: “Siete sempre in ritardo, chiunque avrebbe governato meglio questa città”. Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it si è detto “senza parole, perché rispetto alla prima variazione sono cambiate le cifre, non i temi, cioè la mancanza di introiti, il calo degli oneri di urbanizzazione e delle entrate da sanzioni. Ci sono voci che avete sopravvalutato – ha concluso – e ora cercate di riequilibrare i conti andando a fare economie qua e là”. Eugenia Rossi di Idv ha parlato di “risorse gettate al vento da spostare sui capitoli del welfare”. Ha detto di “non approvare la variazione, in cui emerge la sottostima del calo di entrate per concessioni edilizie e non si riducono spesa corrente e consulenze” e ha infine chiesto all’Amministrazione “di mettere le carte sul tavolo per cercare soluzioni condivise”.

Per il Pdl, il capogruppo Adolfo Morandi ha affermato che “la variazione dimostra l’esistenza di margini di manovra per risparmiare, ma i bilanci della Giunta vanno tutti nella direzione di utilizzare al massimo la spesa e la delibera non contiene variazioni della spesa strutturale”. A parere di Andrea Galli, la manovra “sarebbe stata forse evitabile se l’Amministrazione non avesse ceduto in passato le Farmacie comunali, Hera e le partecipazioni della società Autobrennero”. Inoltre, “la variazione è un’anticipazione di proventi dell’anno prossimo che mancheranno dal bilancio 2012”. Olga Vecchi ha parlato di “un documento costruito sul niente”, ha sottolineato che “Modena non ha fatto quasi nulla in materia di evasione fiscale” e ha auspicato “un bilancio innovativo che, seguendo la filosofia del mercato, definisca proposte e interventi indispensabili, con un welfare in cui il privato diventi protagonista nell’individuazione della domanda”.

Per Sergio Celloni (Mpa), che in sede di dichiarazione di voto ha annunciato l’astensione, “il contributo consistente della Fondazione cassa di risparmio e l’anticipazione dell’affitto di Hera dimostrano che il bilancio non regge: occorre rivalutare tutto il sistema del welfare, a partire dalle associazioni, e finanziare le imprese”.

Per il Pd, Giuliana Urbelli ha osservato che occorre rivedere l’impostazione del prossimo bilancio e riportare gli oneri di urbanizzazione in conto capitale. “Inoltre – ha aggiunto – i risparmi realizzati dalle Politiche sociali dimostrano che la razionalizzazione è possibile e i tagli devono riguardare tutti i settori”. Infine, ha chiesto di poter avere, in sede di consuntivo, il resoconto delle ricadute delle azioni suggerite alla Giunta dalla mozione del Pd approvata con il bilancio di previsione. In sede di dichiarazione di voto, Salvatore Cotrino ha affermato che “trasparenza è la parola chiave di un bilancio in cui si cerca il riequilibrio senza fare tagli lineari, ma incentivando l’Amministrazione a politiche di sobrietà”. Michele Andreana ha ricordato “due elementi determinanti: il drastico calo dei trasferimenti al Comune e il blocco degli investimenti causato dal patto di stabilità”. Esprimendo apprezzamento per il lavoro dell’assessore Colombo, il consigliere ha anche sottolineato che “innovare non è facile, perché la cultura, lo sport o l’arredo urbano non sono sperperi e le scelte innovative nella riorganizzazione della spesa avranno ricadute sull’occupazione”. Infine, Paolo Trande in sede di dichiarazione di voto, ha ribadito che “le politiche di welfare sono un elemento dinamico di sviluppo”.

Nel dibattito è intervenuta anche l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti che ha sottolineato: “Non abbiamo abbandonato nessuno e nessuno è rimasto senza assistenza, qualche anziano non è andato in vacanza a Pinarella, perché non siamo più in grado di mantenere i livelli degli scorsi anni. Abbiamo risparmiato sulle mense delle case protette con turnazioni del menù su tre settimane anziché cinque, ma tutti mangiano, anche se più spesso le stesse cose”. L’assessore ha anche ricordato che in gennaio il Fondo sociale per l’affitto distribuirà il contributo di 630 euro a famiglia per l’ultima volta, perché il Governo ha lo ha abolito.

Al termine del dibattito, l’assessore al Bilancio Alvaro Colombo ha replicato: “Stiamo procedendo sul versante della riorganizzazione e della razionalizzazione e la sobrietà deve essere la logica dell’agire dell’intera Giunta. Stiamo anche riorganizzando la macchina comunale in funzione della lotta all’evasione fiscale e i risultati ci sono: oltre 110 segnalazioni all’Agenzia delle entrate. Nessuno ha mai detto che faremo una manovra solo agendo sulle entrate: la complessità della situazione richiede pluralità di interventi. Davanti a una montagna di minori risorse come quella derivante da una serie di mancati trasferimenti, che abbiamo quantificato in 15 milioni, non servono le banalizzazioni lette sui giornali in questi giorni né le scorciatoie, ma una politica che sappia agire”, ha concluso.