Dall’ingegneria meccanica alla meccatronica, dalla logistica alla medicina rigenerativa passando per la ricerca genetica sulle cellule staminali. Sono alcuni dei settori con cui si misurerà il nuovo Tecnopolo di Modena, punto di riferimento per uno dei territori più industrializzati in regione.

Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Modena, Camera di Commercio e Università hanno firmato questa mattina in Municipio la convenzione che consentirà di realizzare un’infrastruttura nel campus dell’Ateneo destinata a ospitare tre laboratori hi-tech con progetti che subito offriranno lavoro a 63 nuovi ricercatori.

Il Tecnopolo modenese – una delle dieci strutture che formano la nuova Rete regionale dell’alta tecnologia – si compone di tre laboratori hi-tech dell’Università di Modena e Reggio Emilia, a cui è destinato un contributo di 15 milioni di euro per la realizzazione dei programmi di ricerca. Altri 5,7 milioni di euro saranno investiti per la realizzazione dell’infrastruttura, che sorgerà nel campus di Ingegneria dell’Ateneo.

Nella nuova “casa della ricerca” troveranno posto tre realtà d’avanguardia scientifica: il laboratorio Intermech, che opera nel disegno industriale attraverso l’ingegnerizzazione di nuovi materiali per la meccanica; il laboratorio Softech, che sviluppa applicazioni informatiche dalla visione artificiale alla logistica; il Centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari”, specializzato in ricerca di terapie cellulari e geniche.

I programmi di ricerca daranno lavoro a 63 ricercatori dedicati, da subito operativi, affiancati da 196 ricercatori strutturati dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Alla firma della convenzione per il nuovo Tecnopolo modenese erano presenti Giorgio Pighi, sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Graziano Pini, assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena, Daniela Sirotti Mattioli, assessore alle Politiche per l’economia della Provincia di Modena, Aldo Tomasi, Magnifico rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Francesco Lamandini, presidente dell’Unione di Comuni Terre di Castelli, Maurizio Torreggiani, presidente della Camera di Commercio di Modena, e i professori Angelo Oreste Andrisano, del laboratorio Intertech, Michele De Luca, del Centro di medicina rigenerativa, Rita Cucchiara, di Softech-Ict.